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Modena, Strada Cadiane: "Fabbrica in mezzo al campo: per i nostri abitanti è finita"

Ci sono 6000 metri quadrati di terreno agricolo, dal verde dei moderni campi a cemento e asfalto alti 10 metri. E il costante rumore di alta produzione tipico delle aree industriali non protette dei vicini che sono ancora oggi immerse nel ritmo della campagna. Per gli abitanti della tranquilla Strada Cadiane è stata una tragica scoperta sapere che la Cooperativa di Essiccazione della frutta si era rivolta al comune per realizzare ex novo un grande stabilimento produttivo. Un'altra parte della verde modenese in campagna dove si può mangiare più terra, più inquinare, e può scomparire. Per gli abitanti, come sempre, la fine della loro vita.

E ora chiedono al comune di non approvare il progetto. Scriveva infatti la Commissione Strada-Cadiane: Noto per danneggiare gli abitanti e l'intera comunità». E continuano. "Parliamo ogni giorno di consumo di suolo zero. Di questo parlano esperti e politici, ma formalmente si spacciano per espansione agricola, con vera espansione produttiva/industriale dove tutto è possibile, trasformazione compresa. Basta presentare. Terreno agricolo inutilizzato su terreno per la realizzazione di strutture prefabbricate in cemento armato di oltre 6000 mq con un'altezza superiore a 10 metri

Strada Cadiane all'incrocio con Stradello Aggazzotti Cosa sta succedendo a noi che viviamo nella campagna modenese Stiamo per essere incorporati in un'area industriale che non c'è nel piano comunale, e dicono le loro imbarazzanti constatazioni: Se approvato dal comune nel 2017, questo provvedimento cambierà le nostre vite e inciderà sul contesto agricolo con indiscutibile valore ambientale e paesaggistico, oltre che la Casa Museo Pavarotti, nelle immediate vicinanze. Le cooperative cercano il potenziale di espansione, anche se i membri possiedono almeno un altro terreno nelle vicinanze, caratterizzato dalla presenza di edifici abbandonati.

 

Pertanto, il danno è raddoppiato, e oltre ad utilizzare terreni agricoli inutilizzati, questo terreno, ritenuto inappropriato dalla cooperativa, è stato costruito in uno stato abbandonato e crollato. Inoltre, la viabilità della regione - già oggi - è molto importante ed è stata oggetto di richieste e segnalazioni del governo dal 2000. Queste sono "strade" mal tenute con un'unica carreggiata. È appena sufficiente per trasportare un'auto. Le condizioni stradali peggioreranno una volta approvato il nuovo insediamento. Se quanto detto non bastasse a rendere il progetto inadatto all'approvazione comunale, la cooperativa non proteggerebbe nemmeno i nostri abitanti che hanno vissuto tutto il tempo, ma sui terreni agricoli.Aggiungiamo che abbiamo chiesto di cambiare il rumore limiti di inquinamento nelle campagne e troveremo di dover sopportare l'inquinamento acustico tipico delle aree industriali »

Infine, «La domanda per la trasformazione di Rue da cooperative a amministrazioni locali è l'ambito del passaggio da dalle aree agricole alle aree industriali. Renderà la nostra casa inabitabile a decine di metri da questa nuova struttura. Infatti gli studi condotti sull'acustica hanno confermato che le emissioni superano i limiti definiti dai normali criteri di tolleranza”.