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Morbius su Netflix è il solito film tutta azione e zero sostanza

Jared Leto dovrebbe essere un po' più oculato nelle sue scelte cinematografiche perché ultimamente sta facendo qualche errore di valutazione. La sua bravura come attore è innegabile e vedere il suo talente "sprecato" in filmetti di poco conto è un grande peccato. Va bene farsi accecare dal nome altisonante, come nel caso di Joker, o scegliere un personaggio perché si spera che il film possa avere successo perché della Marvel, come nel caso di Morbius, ma uno che vince l'Oscar per Dallas Buyers Club non può finire con l'interpretare ruoli di poca sostanza. Questo, perlomeno, è quello che accade con Morbius, il suo ultimo film adattamento cinematografico dei fumetti Marvel dove interpreta il protagonista, Michael Morbius, uno degli storici antagonisti dell'Uomo Ragno.

Il film racconta la storia di un uomo nato con una rara malattia ematica, Michael Morbius che fin da piccolo, insieme al suo fratello di clinica, soprannominato Milo, viene bullizzato perché storpio e debole. Date le sue doti, però, Michael finisce con lo studiare in una scuola speciale per giovani geni e diventa un luminare della medicina arrivando perfino a prendere un Nobel per il suo "sangue sintetico" che ha salvato milioni di vite. Micheal, però, ha solo un obiettivo, trovare una cura per la sua malattia e lo farà mischiando il sangue dei pipistrelli con quello umano dando vita, così, a una nuova forma di vita, un superuomo che si nutre di sangue, può volare e ha una forza incredibile.  Una volta trasformato, Michael si rende conto di aver fatto un errore, adesso, infatti, è un "mostro" e il suo amico Milo finirà nello stesso suo vortice.

Ora, al di là della trama che può piacere o meno c'è un grande problema in questo film e cioè quello di seguire talmente alla lettera le regole della narrativa da non lasciare spazio al benché minimo imprevisto. Tutto va come deve andare, tutti gli elementi di sceneggiatura sono al proprio posto come un compitino che segue alla perfezione le regole teoriche della scrittura creativa. In più le scene d'azione e gli effetti speciali sono così preponderanti da non lasciare spazio a nient'altro. I dialoghi nel film sono ridottissimi, i personaggi non sono per niente approfonditi e l'unica cosa che conta è mostrare quanto lavoro si è fatto con gli effetti speciali e il trucco dei personaggi.

Da Jared Leto e dai film del 2022 in generale, ci si aspetta di più. In questo caso è tutto fumo e niente arrosto.

Voto: 5

Qui il trailer di Morbius

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