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Musei chiusi, scontro tra Provincia e Comune Rovereto. Failoni: "Manca l'abc della nostra autonomia". Valduga: "Trentino tutto turistico? Non basta solo dirlo"

ROVERETO. "Un conto è enunciare che il Trentino è tutto turistico, un conto è declinarlo nei fatti. Non si innervosisca Failoni. La Riforma del turismo la conosco talmente bene che so che il Trentino è talmente tutto turistico che, se non ci fossimo stati noi sindaci, con la buona risposta dei privati, l’Apt di Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo non esisterebbe più". Sono queste le dure parole del sindaco di Rovereto Francesco Valduga, in risposta all'assessore provinciale all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni.

Continua il botta e risposta tra Provincia e la Città della Quercia, cominciato pochi giorni fa quando la Fondazione Museo Civico di Rovereto aveva annunciato la chiusura temporanea del Museo della Città a causa di una "carenza di personale". Il primo cittadino aveva così puntato il dito contro la "riforma Failoni", la legge sulle Apt, accusando il fatto che Rovereto non fosse stata riconosciuta come Comune a "elevata intensità turistica".

A seguito di queste affermazioni è arrivata la smentita di Failoni. "Dichiarazioni a dir poco false e in malafede - ha commentato l'assessore -. Ricordo infatti a Valduga, candidato presidente del centrosinistra in pectore, che l’articolo 5 della legge afferma che 'il Trentino è considerato un territorio interamente a valenza turistica' e che non ci sono affatto differenze tra comuni. Insensati e assolutamente fuori oggetto poi eventuali collegamenti tra la legge del turismo e la disciplina che regola le assunzioni degli enti locali e dei diversi enti strumentali". 

Failoni conclude: "Proprio per l'assurdità di queste dichiarazioni mi chiedo: come fa un sindaco di un'importante città come Rovereto, perdipiù in corsa per diventare presidente della Provincia, a ignorare l'abc delle leggi della nostra autonomia? Incredibile".

Non si è fatta attendere nuovamente la risposta di Valduga all'assessore della Giunta Fugatti: "Forse - dichiara il primo cittadino - si ricorderà il lavoro che il territorio ha fatto per fargli recepire l’importanza anche dal punto di vista turistico di questa valle, dato che in un primo tempo l’aveva esclusa dalla sua riforma. E di più, non basta dire che il Trentino è tutto turistico se poi l’assessore al Commercio, che è sempre Failoni, quando stabilisce criteri sulle attività commerciali che hanno inevitabili connessioni con la politica turistica (e tra l’altro nello stesso periodo della riforma), esclude realtà importanti come quelle di Trento, Rovereto e Pergine".

Già in passato, prosegue l'accusa, "insieme a questi Comuni, abbiamo contestato il tecnicismo con il quale la Provincia non ci ha riconosciuto di essere Comuni ad elevata intensità turistica. E questo perché, ripeto, si applicano parametri tecnici più che politici (come peraltro è accaduto con il 'Progettone') lasciando le intenzioni negli enunciati ma agendo in maniera da non consentire a tutto il territorio provinciale di dirsi pienamente turistico".

Il messaggio continua: "So comunque che i Musei - conclude Valduga -, come da verifica con i loro consulenti del lavoro, vogliono rappresentare le limitazioni alla agilità di assunzioni stagionali che li caratterizzerebbero, anche in conseguenza del mancato riconoscimento di cui stiamo parlando, e questo come ulteriore possibile soluzione alla attuale situazione di carenza di personale, senza dimenticare chiaramente l’importanza di ragionare prima di tutto sulle risorse economiche messe a disposizione degli enti museali stessi".