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Netanyahu verso lo stop della riforma della giustizia

Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha annunciato oggi la sospensione della riforma giudiziaria in seguito alle forti proteste che hanno avuto luogo in tutto il Paese, a causa del licenziamento del ministro della difesa Yoav Gallant, che aveva chiesto il fermo della riforma. La decisione di Netanyahu è stata accolta positivamente dai leader delle proteste anti-riforma che hanno indetto una manifestazione di massa a Gerusalemme.

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha anche fatto appello al premier affinché fermi la riforma, sostenendo che indebolisce il sistema giudiziario del Paese. Le proteste sono iniziate dopo il licenziamento del ministro della difesa Yoav Gallant, che ha sollevato preoccupazioni sulle conseguenze negative della riforma per l’indipendenza della Corte Suprema.

La Commissione nominata dal governo per modificare il meccanismo di nomina dei giudici della Corte ha suscitato preoccupazione tra i leader delle proteste anti-riforma, che hanno chiesto il ripristino delle responsabilità di Gallant per la difesa del Paese.

Il segretario generale dell’Histadrut, il sindacato laburista, ha annunciato una conferenza stampa durante la quale potrebbe annunciare uno sciopero generale. La situazione rimane tesa e incerta, ma la sospensione della riforma da parte di Netanyahu è un passo importante verso il ripristino della calma e della stabilità nel Paese.