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Niente video di Zelensky a Sanremo, invierà un testo che sarà letto da Amadeus

Niente video di Zelensky a Sanremo, invierà un testo che sarà letto da Amadeus
Niente video di Zelensky a Sanremo, invierà un testo che sarà letto da Amadeus

Volodymir Zelensky/Foto Ansa

Il presidente ucraino Volodymir Zelensky non invierà un video a Sanremo 2023, ma un testo che sarà letto sul palco da Amadeus. Lo ha annunciato il direttore dell’Intrattenimento di prime time Rai Stefano Coletta, precisando che “siamo in contatto quotidiano con l’ambasciatore Melnyk. Siamo giunti alla definizione dell’intervento del presidente ucraino ieri”. 

“Mi sembra complicato poter censurare il presidente”, ha poi specificato Coletta rispondendo a una domanda su un controllo preventivo della Rai sul messaggio inviato da Zelensky. “Il controllo di noi dirigenti è preventivo alla messa in onda di ogni programma, ma sorrido all’idea di un dirigente Rai che possa censurare un presidente”, ha osservato.

“Non abbiamo ancora contezza dei contenuti, saremo più puntuali nei prossimi giorni”, ha aggiunto.

La risposta di Zelensky arrivata il 2 febbraio

“Dal momento in cui nell’intervista tra Vespa e Zelensky è stato annunciato l’interesse del presidente ucraino a parlare agli italiani e quindi siamo stati informati io e il direttore artistico Amadeus, è iniziato un colloquio quotidiano con l’ambasciatore”, ha spiegato Coletta. 

“Nel pomeriggio del 2 febbraio l’ambasciatore ha risposto che il presidente avrebbe preferito inviare un testo, che sarebbe stato letto da Amadeus”, ha concluso.

Il sit-in di protesta a viale Mazzini con Alemanno

Martedì 7 febbraio alle ore 15:30, davanti alla sede Rai di viale Mazzini 14, il movimento Magnitudo, con la partecipazione dell’ex sindaco di Roma, portavoce nazionale del Comitato “Fermare la Guerra” Gianni Alemanno, ha indetto un sit-in per protestare contro l’invito di Zelensky al festival di Sanremo.

“Un’ evento musicale e di intrattenimento, trasmesso dalla televisione pubblica, non può essere utilizzato per appelli alla cobelligeranza con un crescente invio di armi”, afferma Francesco Capasso, portavoce di Magnitudo.

“Tutto questo senza tener conto che – secondo tutti i sondaggi – gli Italiani sono in larga parte contrari alle politiche di armamento a sostegno incondizionato di Kiev”, ha aggiunto.