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"No alla pista da bob, basta cemento Non c'è pace per le Dolomiti" (FOTO E VIDEO). Olimpiadi 2026, in centinaia per "riprendersi Cortina": "Basta opere calate dall'alto"

CORTINA D'AMPEZZO. "Le Olimpiadi di Cortina sono un'emergenza nazionale? Perché un commissario con poteri straordinari?". E ancora: "Cemento, disboscamenti, sbancamenti, non c'è pace per le Dolomiti". Sono questi alcuni degli slogan portati ieri (18 marzo 2023) in piazza Angelo Dibona alla manifestazione "Riprendiamoci Cortina" per dire no alle opere legate alle Olimpiadi invernali 2026 che coinvolgeranno il comune nel cuore delle Dolomiti bellunesi.

"La linea politica dell'amministrazione comunale è chiara: si agli interessi foresti, no alle necessità dei cittadini cortinesi", dichiara l'associazione organizzatrice, il Comitato Civico Cortina, in una nota.

"Non ci sono soldi per la sistemazione del Cinema Eden - proseguono -, la piscina è chiusa da 11 anni, la ciclabile è in uno stato pietoso, la manutenzione degli edifici pubblici è penosa, i tombini sono otturati, si sfrattano i bambini dell’asilo nido e della scuola privata, si chiude il convitto, il bando per il parcheggio in largo Poste va deserto, il tennis a Sopiazes non si sa che fine farà, le piste da fondo sono chiuse ed è interrotto il collegamento con Dobbiaco, i lavori all'Ospedale Codivilla sono fermi, si vuole smantellare la stazione degli autobus e delle corriere per farci dei condomini e un centro commerciale".

In centinaia hanno preso parte alla protesta nel tardo pomeriggio per dire no alla pista da bob fino alle diverse opere collegate alle Olimpiadi Milano Cortina 2026 e "basta a questa gestione irresponsabile". Tra gli esempi citati dal Comitato civico "il villaggio olimpico che verrà costruito a Campo, invece che a Fiames", e la tanto discussa pista da bob "voluta da Zaia, che ha suscitato non pochi malumori".

Tutte opere "calate dall'alto che i cittadini si trovano a subire senza un minimo coinvolgimento, senza aver visto i progetti, senza un confronto; tutto ciò gestito totalmente da un gruppo di persone di fuori, che nulla hanno a che vedere con noi, con la compiacenza dell'amministrazione comunale".