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“Non mi ha mai chiamata per interessarsi della questione”. Scontro Gerosa-Ianeselli sulle spese degli inquilini Itea: “Chiesto di rivedere le rate, non facciamo noi le leggi"

La presidente di Itea Francesca Gerosa ha risposto al sindaco di Trento Franco Ianeselli: “Itea non fa le leggi e non può parametrare le spese con l'Icef, a meno che non si renda disponibile a pagare la quota di differenza. Se con scrivere ad Itea il sindaco intendeva dare questa disponibilità economica da parte del Comune lo ringrazio, e attenderò con ansia la sua missiva”

TRENTO. “Se in una casa popolare le spese condominiali sono più care dell'affitto allora è un controsenso e un paradosso. Scriverò a Itea per sollecitare che vengano individuati al più presto gli opportuni correttivi, per esempio parametrando anche le spese condominiali all'Icef. È una questione di buonsenso oltre che di equità”. Dopo le parole del sindaco di Trento Franco Ianeselli, che nel pomeriggio di oggi (2 febbraio) ha incontrato a Palazzo Geremia (Qui Articolo) una delegazione di inquiline delle torri Itea di Madonna Bianca, non si è fatta attendere la risposta della presidente dell'Istituto, Francesca Gerosa, che sottolinea di aver già avviato interlocuzioni sul tema con la Provincia: “Itea non fa le leggi, dieci giorni fa ho già scritto nuovamente agli amministratori, per la seconda volta, perché rivedano le rate. Il tema è noto da mesi ma il sindaco non mi ha mai chiamata”.

Come riportato dall'Amministrazione del capoluogo, il tema dell'incontro di oggi è stato “l'insostenibile aumento delle spese condominiali che sono lievitate di percentuali che oscillano tra il 100 ed il 214%”. Un problema di fronte al quale, come anticipato, il primo cittadino del capoluogo ha ribadito la necessità di trovare "al più presto dei correttivi anche tenendo conto dell’Icef”. “Anticipo al sindaco – scrive Gerosa in una nota di risposta –, che probabilmente ha avuto un attimo di défaillance, ma certo non lo condanno per questo perché può capitare, che come dovrebbe sapere Itea non fa le leggi e non può parametrare le spese con l'Icef, a meno che non si renda disponibile a pagare la quota di differenza”.

“Se con scrivere ad Itea – continua Gerosa –, e quindi alla sottoscritta, intendeva dare questa disponibilità economica da parte del Comune lo ringrazio, e attenderò con ansia la sua missiva. Se invece l'intento è pura propaganda sapendo che ciò che chiede è irrealizzabile, consiglio di non perdere tempo a scrivere e gli chiedo di collaborare seriamente con noi per trovare soluzioni reali. Tranquillizzo il sindaco: dieci giorni fa ho già scritto nuovamente agli amministratori, per la seconda volta, perché rivedano le rate. Ma ad oggi, ed il tema è noto e seguito da mesi, il sindaco non mi ha mai chiamata per interessarsi della questione. Beh, meglio tardi che mai”.