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Nuove tribune e sottopassi: l'autodromo corre veloce per non perdere il Gran Premio

Autodromo di Monza

La finale del campionato nazionale di rally in calendario a Monza e i progetti per il futuro. Il presidente Aci Sticchi Damiani: "Abbiamo di fronte una sfida: andare oltre il 2025 con il Gran Premio d'Italia"

L'autodromo corre. E va veloce verso le sfide (ardue) del futuro. I conti in rosso, l'incertezza del futuro sul Gran Premio di Monza e i progetti. Tanti. Dal nuovo asfalto sulla pista ai sottopassi fino al concept delle nuove tribune. Questi gli argomenti toccati dal presidente dell'Automobile Club d'Italia Angelo Sticchi Damiani durante la serata di presentazione del calendario 2023 dell'autodromo di Monza alla presenza del numero del circuito, il presidente Giuseppe Redaelli, e degli altri vertici di Sias davanti alla stampa. 

A Monza torna la finale nazionale del rally e a giugno, durante il Milano Monza Motor Show, in pista ci sarà la prima competizione a livello europeo di supercar a guida autonoma, senza nessun pilota a bordo ma guidate da remoto. Tante novità per l'anno che fa seguito a quello del centenario del circuito, con il Gran Premio dei record ma anche degli errori come ricorda il caso della fanzone e delle mancate autorizzazioni che hanno fatto sfumare il sogno di spettacolarizzazione del circus della Formula Uno in Brianza con una ruota panoramica nel prato a ridosso della pista. 

"Il 3 settembre del 2016 abbiamo firmato il contratto con Bernie Ecclestone e da quel momento abbiamo avuto l'onere e l'onore di organizzare il Gran Premio d'Italia a Monza" ha spiegato il presidente Angelo Sticchi Damiani. "Sono stati anni complicati e difficili e la situazione del circuito è una situazione complessa. E' il tempio della velocità però è all'Interno di un parco, un bellissimo parco che ha le sue caratteristiche le sue esigenze e peculiarità. Sapevamo di affrontare un percorso non facile e pensavamo di avere le riserorse per fare quei lavori necessari ma dal 2016 al 2023 è cambiato il mondo". 

E a pesare sono soprattutto i bilanci. "L'anno scorso abbiamo perso, poco ma abbiamo perso autodromo ha un costo di gestione indipendente dal Gran Premio molto alto. È un lusso enorme avere questo autodromo e abbiamo avuto le risorse per fare i lavori".

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Le nuove tribune, l'asfalto e i sottopassi

"Questa mattina" - ha spiegato Sticchi Damiani martedì sera a Monza - "abbiamo presentato il progetto di rifacimento dell'asfalto della pista e poi il progetto definitivo dei sottopassi per garantire l'adeguato deflusso del pubblico senza promiscuità tra pedoni e automobili. Si tratta di un problema sollevato anche dal prefetto. Nel giro di una settimana porteremo i progetti al comune che già li conosce" ha assicurato.

Il progetto anticipato riguarda la realizzazione di un nuovo sottopasso carrabile e la manutenzione straordinaria con demolizione e ricostruzione con ampliamento di tre sottopassi esistenti con l'obiettivo appunto di separare il traffico veicolare da quello pedonale. Il nuovo sottopasso sarà realizzato in corrispondenza della curva parabolica con livelli diversi così come accadrà per il sottopasso della piscina. 

"Ci aspettiamo una approvazione in tempi molto brevi e significa procedere con una gara di appalto". E poi resta da sciogliere il nodo tribune per cui esitono progetti relativi alla fattibilità tecnica. "Abbiamo avuto la possibilità di avere una sospensiva perchè si facesse il Gran Premio e abbiamo già presentato il concept delle nuove tribune" ha anticipato Sticchi Damiani commentando le immagini dei renering del progetto illustrate in anteprima dove le forme della natura ispirano le costruzioni e si arricchiscono, in una biomimesi, delle suggestioni ispirate dalla tecnologia. "Dobbiamo creare una condizione di ospitalità che sia al passo coi tempi" ha precisato Sticchi Damiani.

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Le nuove tribune che andranno a sostituire in parte quelle ritenute non a norma avranno elementi stilistici che richiameranno la Formula Uno con una hospitality autonoma: così saranno i nuovi spalti a cui l'autodromo sta lavorando. "Faremo sparire i servizi igienici chimici che non sono confromi alla bellezza del parco". "Ci siamo ritrovati alla prese con il problema delle tribune dalla sera alla mattina con il rischio di perdere semila posti" ha aggiunto Sticchi Damiani. E ancora le coperture dei paddock e dei box. 

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"Abbiamo ritenuto che fosse importante fare le cose perfette  Ci abbiamo provato e ci proveremo ancora" ha garantito. E tra i progetti futuri ci sono anche il "recupero dell'anello dell'alta velocità che è un impegno importante e la volontà di sistemare il museo e la zona della piscina". La scommessa è grande: fare in modo che lo spettacolo della Formula Uno resti a Monza. L'auspicio dell'autodromo è che la "conferenza servizi possa deliberare tra due o tre settimane e poi sarà indetta la gara appalto e vedremo quali saranno i tempi e sarà possibile capire se i lavori si faranno prima o dopo il Gran Premio". E ancora "Abbiamo di fronte una sfida: andare oltre il 2025 ma dobbiamo avere le carte in regola. Dobbiamo davvero essere bravi e credibili e credo che Aci abbia fatto uno sforzo enorme" ha concluso.

I conti in rosso

Nonostante i progetti e le sfide del futuro l'autodromo deve fare i conti con un bilancio in rosso. "l nostro bilancio comincia ad avere delle difficoltà" ha ammesso Angelo Sticchi Damiani. Intanto le prevendite per il Gp 2023 procedono " a gonfie vele" assicurano. "Monza non può non avere il Gran Premio d'Italia: siamo arrivati al limite abbiamo bisogno che qualcuno si renda conto di cosa è accaduto e cosa dovrà accadere" ha precisato lanciando un appello. 

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