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Olimpiadi, l'avanti tutta sulla val di Fiemme: ''Appalti quest'anno: impianti pronti a fine 2024''. Il ''villaggio olimpico'' a Predazzo ''ma gli hotel sono pronti a fare la propria parte''

TRENTO. Caduta Baselga di Pinè, resta la val di Fiemme. Lì le Olimpiadi non sono in discussione e l'obiettivo è far partire i lavori di adeguamento degli impianti entro la fine della anno. Si lavora anche sul "villaggio olimpico" a Predazzo mentre la trattativa tra Fondazione Milano Cortina 2026 e Asat per il coinvolgimento delle strutture ricettive è ormai delineato: si parla ora di adeguare i prezzi a fronte del caro energia e dell'inflazione.

"Gli appalti, d'intesa con i Comuni interessati sono in capo all'Apot - dice a Il Dolomiti l'assessore Roberto Failoni - la prospettiva è quella di pubblicare i bandi entro l'estate e aprire i cantieri quest'anno per avere parte del 2023 e tutto il 2024 per i lavori. La necessità è quella di essere pronti per il 2025 per i test events come da regolamento. Il cronoprogramma di massima è rispettato per quanto riguarda le opere urgenti e indifferibili".

A fine 2022 è stata rimpinguata la dotazione finanziaria per Predazzo e Tesero: più 17 milioni per garantire l’avanzamento delle opere pubbliche e fronteggiare l’impatto dei rincari. La disponibilità è salita a 52 milioni tra stadio del salto in località Stalimen a Predazzo e pista da fondo di Tesero, impianti di proprietà comunale.

A Tesero andrà in scena lo sci nordico. La scelta di questa sede è chiaramente giustificata dallo straordinario “palmares” in tema di grandi eventi ospitati (tra cui tre Campionati del Mondo e una Universiade invernale) e dal fatto che è tra le piste più versatili a livello mondiale. La sede, già perfettamente attrezzata e gestita, sarà tra i principali elementi di attrazione, con una capienza fino a 30 mila persone. L’impianto di illuminazione esistente permetterà anche di ospitare gare in notturna.

A Predazzo è previsto il salto con gli sci. Probabilmente la migliore sede in Italia per questa disciplina, regolarmente utilizzata ogni anno per la coppa del Mondo. L’impianto si estende su una superficie di 3 mila metri quadrati e si compone di due trampolini principali (HS 134 e HS 106), tre trampolini scuola e una serie di strutture attrezzate per atleti, giudici, federazioni, giornalisti e broadcaster. Questa struttura ospiterà 20 mila spettatori. Le sedi di gara della val di Fiemme ospiteranno anche le gare di combinata nordica.

"Sono stati stanziati euro per Tesero. Queste strutture sono già da decenni sede di competizioni internazionali riconosciute e consolidate, opere che hanno requisiti e caratteristiche di valore sovracomunale. Le risorse dovrebbero essere sufficienti, adesso i prezzi sembrano in fase calante ma si opera in un contesto di incertezze".

Poi, sempre a Predazzo, la previsione è di un "villaggio olimpico", un nuovo fabbricato che verrà costruito su un terreno di proprietà dello Stato nella zona della Scuola alpina della guardia di finanza, struttura individuata come funzionale e adatta a essere temporaneamente adibita per l'ospitalità degli atleti.

"La fattibilità è garantita - continua Failoni - si parla di circa 27 milioni e c'è un importante accordo tra Provincia, Guardia di finanza, Coni e Agenzia demanio. Poi ci sono le opere complementari come il Brt, gli adeguamenti della stazione delle corriere a Cavalese e della linea ferroviaria Trento-Bassano. Sempre nel capoluogo ci sono 6 milioni per riqualificare la stazione ferroviaria, un piano che non riguarda la circonvallazione. Questi progetti garantiscono un investimento per il futuro".

Non solo "Villaggio olimpico". Sono attese circa mille persone, tra atleti e tecnici, con il 100% delle strutture alberghiere contattate che hanno già espresso la disponibilità a mettere a disposizione l'80% delle camere per ospitare il plotone per l'intero periodo.

"La previsione - dice Davide Cardella, direttore di Asat - è quella di ospitare la maggior parte degli atleti al villaggio olimpico ma sono coinvolte anche le strutture ricettive della val di Fiemme e della val di Fassa. Abbiamo registrato fin da subito un'ottima pre-adesione da parte degli operatori: questo dettaglio sul cluster trentino è stato importante sull'assegnazione".

La trattativa è praticamente conclusa, si limano i dettagli. "Un adeguamento dei listini a Istat e inflazione, quando è stato presentato il dossier non si poteva immaginare questo trend dei rincari", dice Failoni mentre Cardella prosegue: "Il prezzo è stato concordato e la gestione della prenotazione è affidata a una società ad hoc in accordo con Fondazione Milano Cortina 2026. Si lavora praticamente su esclusiva, il territorio ha le competenze e il know how per affrontare queste situazioni e molti hotel sono gemellati con le delegazioni per le esperienze con Mondiali, Universiadi e altri eventi di rilevanza internazionale: c'è un rapporto di fiducia consolidato". 

La richiesta dell'associazione di categoria è di prevedere uno sforzo provinciale. "Le strutture vorrebbero investire per innalzare la qualità e farsi trovare ai massimi livelli per il 2026, servirebbe l'implementazione di fondi e bandi per supportare queste iniziative e incentivare un volano pubblico-privato". 

Non fa più parte della partita Baselga di Pinè. "Dispiace ma ci sono comunque alcune opportunità da sfruttare. L'Altopiano deve trovare la forza di voltare pagina velocemente: se restano le risorse inizialmente previste c'è la possibilità di rilanciare l'area attraverso un progetto complessivo di ampio respiro che possa valorizzare una partnership tra pubblico e privato. Si può e si deve alzare l'asticella e Asat c'è per sostenere gli imprenditori", conclude Cardella.