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Olimpiadi, Milano gioca contro Torino

Il sindaco Sala farà di tutto per "tenere anche il pattinaggio di velocità" nella sua città. Intanto i costi aumentano, i lavori per i nuovi palazzetti sono al palo. Con il rancore si costruisce ben poco, servono risorse e cemento. Lo Stato ci ha già (ri)messo oltre 2 miliardi

Sulle Olimpiadi invernali del 2026 Lombardia e Veneto continuano a fare muro contro Torino, almeno a parole. “Se la pista può essere tenuta a Milano, e stiamo verificando se ci sono le condizioni, è giusto così” dice il sindaco del capoluogo lombardo Beppe Sala, anche se pare difficile che l’operazione di lasciare fuori Torino possa avere successo visto che finora i Giochi sono stati un bagno di sangue dal punto di vista finanziario e gran parte delle opere non sono ancora iniziate, ma tant’è. “Torino a suo tempo aveva rinunciato a farne parte, non è stata esclusa – prosegue Sala col suo carico di bile –. Quindi è chiaro che è molto più giusto che rimanga a Milano o in una delle sedi naturali delle Olimpiadi”. Una opzione a cui “stiamo lavorando”, prosegue, ma non può che tenere aperta la porta verso Torino: “In caso non si potesse si può ragionare su Torino”.

Che, nonostante la comune appartenenza al centrosinistra, i rapporti tra il primo cittadino meneghino e il collega Stefano Lo Russo non siano idilliaci è cosa nota, al punto che durante la campagna elettorale da Palazzo Marino era stata sottolineata una una certa “consuetudine” che lo legava a Paolo Damilano. Così come una esibita cordialità Sala mostrò con Chiara Appendino, per nulla infastidito dalla sua posizione contraria ai Giochi, la stessa che oggi rinfaccia a Torino, evitando con cura di attribuirne la paternità all'amministrazione pentastellata. Insomma, nell'atteggiamento di Sala c'è un po' di tutto: campanilismo, antipatie (e simpatie) personali, calcolo politico.

In merito ad una possibile pista a Baselga di Pinè, in provincia di Trento, Sala ha risposto che “non ci si sta perché non si può spendere giustamente quella cifra (70 milioni di euro, che continuavano a lievitare verso i 100 ndr)”. Peccato non se ne fossero accorti prima di presentare il dossier con preventivi di spesa appena un po’ sottostimati, con tanto di rassicurazioni al Governo che non avrebbero chiesto soldi allo Stato ma avrebbero costruito opere e infrastrutture con investimenti privati e delle regioni coinvolte. Ecco, da allora i vari esecutivi che si sono susseguiti hanno già sborsato 2,3 miliardi, gli ultimi 400 milioni sono comparsi nella legge di Bilancio del 2023.

Per questo il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini aveva lanciato nei giorni scorsi le Olimpiadi delle Alpi con un coinvolgimento diretto di Torino e pure il presidente del Coni Giovanni Malagò, che fa parte della Fondazione Milano-Cortina e che sa bene quanto siano indietro i lavori per la maggior parte dei palazzetti, sta premendo per far entrare anche il capoluogo piemontese nella partita.

“Se in Lombardia, Veneto, Trentino hanno la disponibilità e i soldi per il pattinaggio bene, altrimenti c’è sempre la disponibilità di Torino e del Piemonte” ha detto ancora oggi Salvini, a margine di un sopralluogo alla stazione Cadorna di Milano per il progetto di creazione di un distretto verde sui binari. “Una struttura con i canoni olimpici costa decine e decine di milioni di euro – ha proseguito – e, visto il momento economico che vive l’Italia, è un investimento importante. Quindi se c’è qualcosa di già pronto dal mio punto di vista di amministratore pubblico, male non fa”. “Sono fiducioso e penso che recupereremo il tempo perso: stiamo correndo da 100 giorni per recuperare due anni di nulla. Non mi interessa fare polemiche però sulle Olimpiadi si sono persi due anni”. Parole, quelle del ministro leghista giudicate “di buon senso” dal governatore del Piemonte Alberto Cirio che assieme a Lo Russo ha ribadito più volte la disponibilità del Piemonte di mettere a disposizione i propri impianti. Sala piuttosto ha notizie del PalaItalia che dovrebbe ospitare l’hockey e dove il cantiere è ancora fermo alle bonifiche?