Uno dei giudici popolari, al momento del verdetto, aveva superato i 65 anni, età massima fissata dalla legge per far parte della giuria
Torna in libertà Piero Erco il killer di Vincenzo Urso, imprenditore assassinato ad Altavilla Milicia (Palermo) nel 2009. Era stato condannato all'ergastolo ma oggi quella sentenza è stata annullata dalla corte d'assise d'appello per un cavillo. Uno dei giudici popolari, al momento del verdetto, aveva superato i 65 anni, età massima fissata dalla legge per far parte della giuria. Per la stessa ragione è stata annullata anche la condanna a 25 anni di carcere per il complice, Luca Mantia.
"Ci siamo accorti - ha affermato l’avvocato Salvino Caputo - che uno dei giudici popolari che ha composto la Corte di Assise di primo grado, al momento della lettura della sentenza, aveva superato i 65 anni. Abbiamo eccepito tale nullità al collegio di assise di appello di Palermo, presieduto da Matteo Frasca che dopo una breve camera di consiglio ha disposto la nullità della sentenza".
Vincenzo Urso venne ucciso con sei colpi di pistola davanti alla sua abitazione perché "faceva concorrenza alle ditte mafiose". Grazie alle rivelazioni dei pentiti Francesco e Andrea Lombardo (i mandanti del delitto, padre e figlio) nove anni dopo venne individuato l’esecutore materiale dell’omicidio in Erco e l’autista in Mantia. Per eliminare l’imprenditore gli avevano offerto 20mila euro.
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