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Ora potete tracciare i pacchi con Gmail

Se ne parlava da qualche mese. Adesso, su Gmail per Android e iOS, è realtà. Si tratta di una funzionalità molto comoda, per la quale dobbiamo spesso perderci in diversi giri online (o installare delle app utili come Parcel, ma a pagamento dopo appena tre tracking): tracciare lo stato delle proprie spedizioni in partenza e in arrivo. E farlo direttamente nella casella delle e-mail, sopra o sotto al messaggio contenente il codice. Se qualcuno non dovesse vederla operativa di default, può attivarla dalle impostazioni dell’app della posta di Big G.

In pratica dalla visualizzazione delle e-mail come elenco vedremo una nota verde con la data di consegna stimata accompagnata dall’icona di un furgone. Aprendo il messaggio, le informazioni sul recapito saranno ovviamente più dettagliate: in testa al messaggio c’è infatti un pannello dinamico con lo stato della spedizione e un paio di link rapidi per saltare alla pagina del tracciamento fornito dall’azienda di spedizioni (di solito ancora più preciso) o per leggere i dettagli dell’ordine.

Se la funzionalità non è stata attivata per il proprio account – il cosiddetto «roll-out» è in corso su scala globale – si può cercare di farlo da soli aprendo le impostazioni dall’app Android, toccando il proprio indirizzo e-mail e scorrendo fino alla voce «Monitoraggio della spedizione», attivandola. Su iOS, invece, il monitoraggio si attiva con un altro percorso. Si parte sempre dalle Impostazioni , si scorre fino in fondo alla ricerca della voce «Privacy dei dati» e, poi, si accende l’interruttore del «Monitoraggio delle spedizioni».

La funzionalità è destinata a espandersi: non solo arriverà anche nella versione desktop della posta ma nei prossimi mesi dovrebbe per esempio essere possibile avere una sorta di dashboard, un cruscotto di controllo di tutte le spedizioni dotate di codice di tracciamento nella parte superiore dell’app, con eventuali ritardi segnalati. Secondo gli ultimi dati disponibili relativi al 2018 (Statista), in Italia 19,2 milioni di account di posta elettronica su 44 milioni attivi (45%) sono ospitate appunto da Gmail; LiberoMail e Virgilio – colpite negli ultimi giorni da un gravissimo disservizio – ne offrono 11,1 milioni (26%), Outlook 6,2 (14%), Tim 4 (9%) e Yahoo 2 (4%).

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