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Ospedale di Cavalese, c'è l'interesse pubblico della Pat sulla nuova struttura: ''Le ragioni sono tecniche e sanitarie. Adesso la valutazione spetta alla comunità''

TRENTO. C'è l'interesse pubblico per la proposta in Ppp per il nuovo ospedale di Fiemme, Fassa e Cembra. L'esecutivo di piazza Dante ha preso atto del parere tecnico-economico positivo del Navip-Nucleo di analisi e valutazione degli investimenti pubblici della Provincia. Un piano da oltre 100 milioni. La Pat non nasconde di gradire il piano della Mak costruzioni ma la decisione finale è affidata ai territori.

La delibera segue quanto anticipato a Tesero agli amministratori dal presidente Maurizio Fugatti a inizio novembre. La valutazione è positiva e quindi c'è l'interesse pubblico provinciale. "Ci sono altri due aspetti importanti nel provvedimento - spiega il governatore del Trentino - il primo è che viene individuata nella realizzazione di un nuovo ospedale la scelta più opportuna e coerente per garantire il futuro della sanità nei tre ambiti interessati e nell’ottica della riorganizzazione territoriale dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari. Poi, non meno rilevante, le scelte vengono subordinate al via libera urbanistico sulla localizzazione: significa che la palla ritorna sul territorio, il quale sarà chiamato a fare le proprie valutazioni".

In altre parole, spiega il governatore, la Giunta ha dato l’ok, ma ora la parola spetta al territorio che potrà fare tutte le considerazioni che ritiene opportune. "Potrà dire che il progetto va bene - aggiunge Fugatti - che non va bene o eventualmente chiedere di modificarlo. E' la comunità a decidere su questa opportunità e la Giunta provinciale prenderà atto". Adesso si prevedono altri incontri e analisi, poi il parere verrà espresso dalla Comunità di valle. 

 
La delibera ricostruisce il percorso fin qui svolto riguardo alla proposta presentata dalla società Mak Costruzioni in raggruppamento temporaneo di imprese con le società Siram, Dolomiti Energia Solutions e Intesa Sanpaolo, per la progettazione definitiva, esecutiva, la realizzazione e il finanziamento del nuovo ospedale delle valli di Fiemme e Fassa, ma anche per il suo mantenimento in efficienza per 18 anni nel Comune di Cavalese.

"La proposta - ricorda Fugatti - è stata presentata a marzo 2021, poi ci sono stati tre incontri sul territorio per condividere il piano. Adesso ci saranno ulteriori valutazioni per arrivare alla valutazione finale".

L’area nella quale è previsto l’intervento oggetto della proposta è la località Masi di Cavalese, sul confine catastale tra i Comuni di Cavalese e Tesero, in un terreno di proprietà della Magnifica Comunità della val di Fiemme.

La superficie lorda massima stimata per sole funzione sanitarie è di 22.600 metri quadri per un complessivo costruito di 32.721 metri quadri. La sistemazione generale dell'intera area ospedaliera (piazzale, aiuole, strade interne, illuminazione, segnaletica, recinzioni e così via) è di 16.597 metri quadri. La realizzazione del nuovo polo prevede una piazzola elicottero sul sottostante terrazzamento per un'area di 1.000 metri quadri. La viabilità di accesso all'ospedale in deviazione dalla strada provinciale 240 comprende una nuova rotatoria e le due bretelle di collegamento con la viabilità provinciale: complessivi 3.000 metri quadri di sistemazione stradale. 

Si prevede la deviazione della pista ciclabile e il suo collegamento a est dell'ospedale con il vecchio tracciato per 6.121 metri quadri. L'ampliamento del tratto di strada attualmente utilizzato come pista ciclabile della località Centro artigianale di Masi di Cavalese fino al nuovo ingresso secondario dell'ospedale situato nell'angolo nord-ovest del plesso (circa 600 metri quadri), poi la nuova viabilità di accesso per 715 metri quadri. 

L'investimento è di (con Iva) diviso tra 75.925.229 euro per i lavori; 5.850.000 euro per le attrezzature medicali; 3.587.812,80 euro per le spese tecniche di progettazione; 1.804.400 euro per la predisposizione della proposta; 87.167.441,80 per l'affidamento lavori e 3.211.863,35 euro quali somme a disposizione. Si parla di 2.041 euro/metro quadro, cifra in linea, viene spiegato dai tecnici, con il costo parametrico medio da letteratura di settore che si aggira nella forbice tra 1.900 - 2.400 euro/metro quadro.

Gli esborsi della Pat? Ecco 30 milioni come contributo iniziale da versare indicativamente dal 2 ottobre 2027 a struttura ultimata e operativa; poi 7.970.278,9 euro come oneri di prelocazione. Da aggiungere 108.990.588,4 euro di rate leasing e 126.320.357,1 euro di canone di gestione (si tratta di somme per un periodo di 18 anni). Il riscatto dell'ospedale è fissato in 9.941,723,6 euro al 2 ottobre 2045 quando l'accordo di mantenimento in efficienza avrà il suo termine.

I tecnici hanno sottolineato come l’intervento di completa ristrutturazione e rinnovamento necessario per adeguare l’attuale ospedale sia difficilmente realizzabile per fasi, problematiche ravvisate anche da Apss nell’istruttoria. La ristrutturazione comporta, infatti, la difficoltà di effettuare i lavori mantenendo allo stesso tempo l’attività sanitaria di degenza e specialistica per la comunità residente e quella legata al turismo.

Viene proposta anche effettuata una stima dei costi di ristrutturazione aggiornata ai tempi attuali per evidenziare la bontà del Ppp. La superficie lorda è di circa 29.700 metri quadri (contro i circa 32.700 metri quadri della struttura ex novo) con i costi che si avvicinerebbero a quelli del nuovo ospedale.

Il costo dell'intervento come da concorso di progettazione del 2016 è di 47.670.168,77 euro; l'incremento per riparametrazione dei costi alle superfici del PPP 2022 (+9,3% circa) è di 4.433.143,64 euro; incremento per adeguamento esigenze sanitarie e tecnologiche (+20% circa) è di 10.400.000 euro; aggiornamento costi prezziario Pat 2016/2022 (20,73%) è di 13 milioni e poi le attrezzature medicali non comprese nel concorso di progettazione stimate in 7.137.000 euro. Il totale è di .

C'è anche una comparazione delle soluzioni dal punto di vista organizzativo. Demolizione con ricostruzione per fasi contro una nuova costruzione; impatto sull'attività sanitaria (interferenze) contro continuità funzioni sanitarie; tempistiche lunghe aleatorie contro tempistiche definite; vincoli strutturali/distributivi impiantistici contro assenza di vincoli preesistenti; viabilità e parcheggi contro ridondanza nei collegamenti/separazione flussi e dimensione area contro area complessiva disponibile. 

"C’è poi l’aspetto dello spostamento dei professionisti della sanità in altre sedi, che comporterebbe il rischio di una disaffezione e di un mancato ritorno, specie in un periodo di carenza di operatori", commenta Giancarlo Ruscitti, dirigente generale di dipartimento Dipartimento salute e politiche sociali. "Dal punto di vista della programmazione e gestione sanitaria la proposta di realizzazione e collocare un nuovo ospedale in una sede diversa comporterebbe una serie di vantaggi. In primis mantenere in attività il presidio di Cavalese durante la realizzazione del nuovo ospedale e di renderne sicuramente più veloce l’apertura con indubbi benefici per la popolazione e gli operatori".

La proposta di un nuovo ospedale risulta, conclude Fugatti, coerente con la riorganizzazione territoriale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, nell’ottica dell’ospedale diffuso e della valorizzazione della rete ospedaliera provinciale con cui rispondere ai diversi bisogni sanitari della popolazione residente su tutto il territorio.