Il genitore, separato e originario dell'Est Europa, ha strappato il bimbo all'assistente sociale ed è fuggito. Per lui scatterà l'arresto
Sono state lunghissime ore di paura e di angoscia ma anche di trattative delicate affidate a un negoziatore specializzato dei carabinieri. A Rodengo Saiano (Brescia) ieri un bambino di quattro anni è stato strappato dalle mani dell'assistente sociale dal padre, che poi è scappato con lo stesso minore e si è barricato in casa. Solo a metà mattinata di oggi - 6 ottobre - ha aperto la porta ai militari.
L'assistente sociale era presente all'incontro padre-figlio perché era una "visita protetta". L'uomo avrebbe mostrato all'assistente sociale una pistola: non è chiaro se fosse un'arma vera.
I carabinieri hanno intercettato il genitore, separato e originario dell'Est Europa, che si è chiuso in casa con il figlio a Roncadelle, un paese dell'hinterland. Poi sono partite le interlocuzioni tra militari e padre per la restituzione del minore. L'intera zona dove abita l'uomo è stata transennata dalle forze dell'ordine ed è stata avviata la trattativa gestita da un negoziatore specialista dell'Arma. Solo dopo ore sono riusciti a parlare al telefono con il bambino e infine, l'uomo si è convinto ad aprire la porta. Il piccolo sta bene.
"La questione si è risolta. Il bambino sta bene e il padre si è pentito del gesto che ha fatto. Tecnicamente è un sequestro di persona e sarà arrestato", ha detto il procuratore di Brescia, Francesco Prete, uscendo dall'appartamento dove il padre si era barricato.
Secondo quanto ricostruito, già in passato il padre, separato, aveva aggredito l'ex moglie e l'avvocato della donna per questioni legate proprio al figlio.
Si parla di
