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Parco fluviale della Sarca: “La Giunta Fugatti cancella la partecipazione dei cittadini, il percorso di ascolto? Una presa in giro”

ARCO. Lo scorso 24 novembre si è tenuta la riunione della Conferenza di Rete del Parco fluviale della Sarca, per l’approvazione del nuovo schema di convenzione che dovrà regolare l’attività della Rete nei prossimi 9 anni.

Da mesi avevamo evidenziato la necessità che l’approvazione della nuova convenzione fosse preceduta da un articolato percorso partecipativo con l’obiettivo di coinvolgere i territori e valorizzare la partecipazione dei cittadini che, fin dalla sua costituzione, è stato uno degli aspetti che più hanno caratterizzato l’attività della Rete”, spiegano Gianfranco Maino e Aldo Collizzolli, rappresentanti del Forum Territoriale nella Conferenza di Rete del Parco fluviale della Sarca.

“Nei mesi scorsi – riprendono Maino e Collizzolli – su proposta dall’assessore Tonina, la Giunta provinciale ha di fatto cancellato la possibilità di partecipazione dei cittadini, facendola diventare una cosa ‘opzionale’, lasciata a una sorta di gentile concessione da parte della Rete”. Non solo, perché è stato abrogato pure l’obbligo di adottare il Piano di Gestione, cioè quello strumento che individuava tutte le misure di integrazione delle politiche di conservazione della natura e di valorizzazione della biodiversità con gli interventi di sviluppo socio-economico del territorio in un’ottica di sostenibilità e complementarietà.

Questo nonostante l’opposizione dei rappresentanti del Forum territoriale che avevano chiesto di avviare un articolato processo partecipativo per arrivare alla definizione di contenuti condivisi e definire la nuova Convenzione. “Abbiamo ottenuto solo silenzio e la convocazione, in fretta e furia, con un esiguo preavviso del Forum territoriale, per il 14 novembre. Avevamo avuto ampie rassicurazioni in merito al mantenimento degli organismi partecipativi – aggiungono Maino e Collizzolli – perciò grande è stata la sorpresa quando nella riunione del 24 novembre, senza alcun confronto preventivo, è stato presentato direttamente alla Conferenza il nuovo schema di convenzione”.

Nel nuovo schema di convenzione peraltro, pur essendo stata mantenuta la presenza del Forum Territoriale come organismo del Parco fluviale, è stata proposta la modifica della composizione del gruppo di lavoro della Rete nel quale erano rappresentati amministratori e rappresentanti del Forum, con diritto di voto. “Non solo non sono state accolte le proposte fatte a suo tempo di ampliare a quattro il numero dei rappresentanti, ma addirittura si è arrivati a escludere i rappresentanti del Forum e della Conferenza di Rete dal Gruppo di lavoro, limitando la possibilità di incidere su proposte e progetti posti in essere dal Parco”.

Secondo i rappresentanti del Forum Territoriale tutto ciò suona come una presa in giro “così come il percorso di ‘ascolto’ dei territori che di fatto non è stato mai portato a conclusione”. Per questo Maino e Collizzolli chiedono “se veramente si crede nella partecipazione dei cittadini” di mantenere e rafforzare il ruolo del Forum territoriale, quale organismo fondamentale nella governance del Parco fluviale, prevedendo l’ampliamento del numero di rappresentanti del Forum territoriale all’interno della Conferenza della Rete, riconoscendo loro anche il diritto di voto e di iniziativa.