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Parigi 2024: Usa: 'russi ai Giochi? solo senza bandiere'. Kiev aspetta

 Il fronte del 'no' alla partecipazione di Russia e Bielorussia alle Olimpiadi di Parigi 2024 finché c'è la guerra si allarga e prende quota l'ipotesi boicottaggio, anche se l'Ucraina ha rinviato per ora ogni decisione. E dalla Casa Bianca arriva un segnale interlocutorio, che dice come la situazione sia ancora molto complessa: "Diciamo no ad atleti russi e bielorussi, a meno che non partecipino senza bandiere inni o simboli nazionali". In sostanza, qualcosa di molto simile all'ipotesi Cio. Attorno alla quale pero' c'e' ancora molta opposizione. Una decisione definitiva di Kiev non è stata ancora presa ma il ministro dello sport ucraino, Vadym Gutzeit, in una conferenza stampa convocata dopo la riunione del Comitato olimpico ucraino (che di fatto si è preso due mesi di tempo per decidere in attesa di capire come si muoverà il Cio) ha ribadito la netta contrarietà all'apertura, anche a quella in neutrale: "Siamo davvero contrari a consentire agli sportivi russi e bielorussi di partecipare alle competizioni". Il Cio nei giorni scorsi aveva fatto sapere di voler "esplorare un percorso" per consentire agli atleti russi e bielorussi di gareggiare a Parigi sotto una bandiera neutrale, linea in sostanza condivisa dagli Stati Uniti che attraverso la portavoce della Casa Bianca, Katerine Jean-Pierre, hanno sottolineato il blocco degli atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi di Parigi del 2024 a meno che non sia "assolutamente chiaro" che non rappresentino i rispettivi paesi senza l'uso di bandiere, emblemi o inni ufficiali. Secondo il ministro dello sport polacco Kamil Bortniczuk ci sono pero' almeno 40 paesi che si oppongono alla partecipazione di atleti russi e bielorussi ai Giochi olimpici del prossimo anno, ed oggi i primi ministri di Estonia, Lettonia e Lituania hanno esortato il Cio a bandire gli atleti russi affermando che un boicottaggio è una possibilità. Il ministro della Cultura estone Piret Hartman, il ministro lituano dell'istruzione, della scienza e dello sport Jurgita Šiugždinienė e il lettone Anda Čakša si sono uniti a Bortniczuk nell'esprimere la loro opposizione al ritorno degli atleti dai "paesi aggressori" e "consentire che lo sport venga utilizzato per legittimare e distogliere l'attenzione da La guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina".

"Gli sforzi per riportare gli atleti russi e bielorussi alle competizioni sportive internazionali sotto il velo della neutralità legittimano le decisioni politiche e la diffusa propaganda di questi paesi anche attraverso l'uso dello sport come distrazione dall'aggressione illegale contro l'Ucraina", si legge nella dichiarazione congiunta. Ed anche il governo danese si è detto contrario alla presenza di atleti russi sotto bandiera neutrale alle Olimpiadi del 2024 a Parigi, ritenendo "incomprensibile" che il Comitato olimpico internazionale lo stia prendendo in considerazione nonostante l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. L'Ucraina nel rinviare la decisione se boicottare o meno i prossimi giochi olimpici nel caso di apertura alla partecipazione di Russia e Bielorussia ha deciso di intensificare i suoi sforzi per fare pressioni sui leader sportivi internazionali, approvando i piani per consultare e persuadere i dirigenti sportivi di tutto il mondo nei prossi due mesi. "Noi siamo fortemente contrari, finche' non finira' la guerra", ha aggiunto Gutzeit, precisando che il comitato olimpico tornera' a discutere della situazione - e dell'ipotesi boicottaggio - tra due mesi" annunciando che "il prossimo 10 febbraio la Gran Bretagna riunirà un vertice dei ministri europei dello sport per discutere la questione dell'ammissione di russi e bielorussi". Nei giorni scorsi il Cio aveva avvertito che in caso di boicottaggio l'Ucraina violerebbe la Carta Olimpica. "E la violazione della pace? -ha detto Gutzeit - Non è una violazione della Carta Olimpica? Le persone stanno morendo e noi lottiamo per la nostra indipendenza. Non capisco come stiamo violando la Carta". Parigi sarebbe la quarta Olimpiade consecutiva in cui gli atleti russi potrebbero gareggiare senza la bandiera nazionale o l'inno. Una delle possibilità che percorrerebbe il Cio è quella di far gareggiare gli atleti russi e bielorussi sotto la dicitura di Indipendent Olympc Athlet (IOA), ma anche questa possibilità vede la ferma opposizione dell'Ucraina.