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Pd, Zingaretti: "Scelgo Schlein"

"Questo pomeriggio andrò all'evento romano di Elly Schlein per sostenerla. Noi dobbiamo tornare a costruire speranza, per farlo questo partito deve avere il coraggio di cambiare". Lo scrive Nicola Zingaretti su Fb.

"Io sceglierò Elly Schlein - annuncia l'ex-segretario dem - perché a mio parere è la scelta più netta, la scommessa per cambiare davvero. Perché a questo punto mi sembra che sia l'ipotesi più credibile per tenere aperta una speranza di cambiamento, la strada per ricostruire una critica al tempo presente e che può mobilitare energie nuove verso un impegno di giustizia e uguaglianza rivolto alle persone e, soprattutto, ai giovani".

"La radicalità con la quale una nuova generazione pone i temi della sostenibilità è dovuta alla paura delle gravissime conseguenze che la progressiva distruzione del pianeta avrà nelle loro vite, una paura che si schianta contro il menefreghismo di tanta politica. Dobbiamo essere i migliori a creare lavori veri e degni attraverso lo sviluppo delle nostre imprese, ma i più testardi e rigorosi nel pretendere che la ricchezza prodotta sia ridistribuita all’insegna dell’uguaglianza e della giustizia e fare in modo che cambi il modo di 'consumare' e che comunque 'creare' non significhi distruggere il pianeta. Lo prevede la Costituzione e noi non possiamo dimenticarlo".

"Il Pd - continua Zingaretti - 15 anni fa nacque come un'innovazione del sistema politico, ma quando prevale la paura e il conservatorismo si isola, perde il rapporto con le persone. Oggi molto di noi è fuori di noi e, a parte le parole, molte volte chi vorrebbe partecipare è respinto. Oggi per ricostruire una speranza dobbiamo ridarci un'identità e questa, secondo me, deve essere ritornare a essere la forza italiana ed europea della giustizia sociale e ambientale. Una forza con valori e proposte chiare ma non di testimonianza, quindi con una cultura politica unitaria, non settaria. Siamo il Pd e non possiamo rinunciare ad avanzare sempre una credibile proposta di governo".

"Questo serve alle persone per vivere bene, alle imprese per svilupparsi e crescere, alle ragazze e ai ragazzi per avere un futuro. La digitalizzazione del pianeta, il modo di produrre energia, lo sviluppo delle nuove tecnologie sono solo alcune delle innovazioni che stanno cambiando tutto: come e cosa si produce, le forme di relazione e i modi di vivere. Dobbiamo abbandonare vecchie ricette obsolete ma non abbandonare i valori che le hanno ispirate. Le innovazioni, sono un’opportunità, ma la politica le deve saper indirizzare perché esse siamo messe al servizio della persona e non del suo sfruttamento.

"L'equivoco negli anni passati, spesso, è stato qui. Una subalternità al presente. E, quando ad esempio con Piazza Grande avevamo iniziato un percorso segnato anche da veri segnali di rinascita, subito si sono alzati muri a protezione". "Ora -continua Zingaretti- bisogna riprendere un cammino in forme nuove. Il Pd annunciando e poi non facendo la costituente ha commesso invece l’ennesimo errore. Il gruppo dirigente, malgrado la vittoria delle destre, ha rinunciato a promuovere una risposta collettiva e sincera mentre c'erano tutte le condizioni per farlo".

"Avevamo bisogno di ben altro, di un confronto vero, aperto, schietto tra noi e con l'Italia sul futuro da costruire. Con uomini e donne del mondo del lavoro, della cultura delle imprese, della scienza, nei territori con gli amministratori non per farli 'aderire' ma per ascoltare e costruire insieme. Proposte di modernizzazione dell’Italia contro le disuguaglianze tra ricchi e poveri, di genere, tra nord e sud, generazionali".

"Chiamando, in primo luogo i nostri iscritti, non solo a votare ma a partecipare. Ma dietro la scusa della fretta si sono preferiti i vecchi riti della conta. Una scelta dettata dalla paura di affrontare, finalmente, i nodi della nostra identità comune. Rispetto tutti i candidati e candidate per il loro coraggio e per la volontà di affrontare queste sfide, la mia lealtà per tutti sarà totale".