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Per il "dottor morte" Leonardo Cazzaniga la Cassazione conferma l'ergastolo: farmaci letali ai pazienti del pronto soccorso di Saronno

E' stata confermata dalla Cassazione la condanna all'ergastolo per Leonardo Cazzaniga, l'ex vice primario del pronto soccorso dell'ospedale di Saronno, in provincia di Varese, accusato di aver somministrato farmaci letali a diversi pazienti tra il 2011 e il 2014 con la complicità della sua allora compagna, Laura Taroni.

Ci sarà l'appello ter solo in relazione ad un'accusa di omicidio, mentre tutte le altre sono state confermate. Respinto il ricorso del Pg della Corte d'Appello.

Il 27 gennaio 2020 l'ergastolo era stato deciso in primo grado dalla corte d'Assise di Busto Arsizio. L'appello, nell'aprile del 2021, aveva a sua volta confermato la massima pena per il medico in relazione al decesso di Domenico Brasca, uno dei due casi ospedalieri per i quali il medico era stato assolto dalla corte d'assise di Busto Arsizio (Va) nel gennaio 2020.

Tra i casi per cui è stato condannato anche quelli di Massimo e Luciano Guerra, rispettivamente marito e suocero di Laura Taroni, infermiera all'epoca sua compagna, condannata a 30 anni). Rispetto ai primi giudici, il collegio, presieduto da Giovanna Maria Ichino, ha assolto Cazzaniga da tre omicidi di pazienti con la formula del fatto non sussiste, mentre lo ha condannato per un altro da cui era stato assolto. Secondo l'accusa i decessi sarebbero stati provocati con la somministrazione di farmaci in sovradosaggio e in rapida sequenza, applicando il "protocollo" che il vice primario aveva elaborato.