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Perchè mangiare tardi aumenta la fame

A che ora mangiare

Non basta essere attenti a cosa si mangia, conta anche a che ora lo si fa. Una nuova ricerca ha dimostrato che ritardare i pasti durante la giornata promuove la crescita del grasso predisponendo all'obesità

Mangiare bene non basta. Bisogna fare attenzione anche agli orari in cui si lo si fa. Saltare i pasti nel tempo, ad esempio, fa perdere massa magra e aumentare massa grassa, causando un rallentamento del metabolismo. Non fare colazione al mattino, invece, può aumentare il rischio di disturbi cardiaci del 27% in più rispetto alla media. Secondo una ricerca, pranzare dopo le 15 del pomeriggio - posticipando di conseguenza anche l’orario della cena - può portare a un aumento del peso e del girovita. Inoltre, avere un’alimentazione sregolata che prevede una distribuzione errata dell’apporto calorico lungo la giornata scombina l'orologio biologico interno, aumentando il rischio di patologie come diabete, ipertensione e obesità.

Un nuovo studio condotto da ricercatori del Brigham and Women's Hospital, ha scoperto che gli orari in cui mangiamo influiscono in modo significativo sul nostro dispendio energetico, sull'appetito e sul tessuto adiposo. Già precedentemente i ricercatori avevano dimostrato che mangiare tardi era associato a un aumento del rischio di obesità, aumento del grasso corporeo e riduzione del successo nella perdita di peso. Ora volevamo capire perché. "Volevamo testare i meccanismi che possono spiegare perché mangiare tardi aumenta il rischio di obesità", ha spiegato l'autore senior Frank AJL Scheer. “In questo studio - ha detto la prima autrice Nina Vujovic -, ci siamo chiesti: 'Il tempo in cui mangiamo è importante quando tutto il resto è mantenuto coerente? E abbiamo scoperto che mangiare quattro ore dopo fa una differenza significativa per i nostri livelli di fame, il modo in cui bruciamo le calorie dopo aver mangiato e il modo in cui immagazziniamo il grasso”. Lo studio è stato pubblicato Cell Metabolism.

Lo studio

Il team ha studiato 16 pazienti con una condizione di sovrappeso o obesità. Ogni partecipante ha seguito due protocolli diversi: uno prevedeva un programma di pasti anticipati e l'altro un programma di pasti posticipati di circa quattro nel corso della giornata. Nelle ultime due o tre settimane prima di iniziare l’esperimento, i partecipanti dovevano andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora, e nei tre giorni prima dovevano seguire una dieta data dai ricercatori rispettando i loro orari abituali dei pasti. Infine, durante i protocolli i ricercatori hanno effettuato prelievi di sangue giornalieri, misurato la temperatura corporea e dispendio energetico, e monitorato regolarmente il livello di appetito dei partecipanti.

Alimentazione precoce VS alimentazione tardiva

Nel programma di alimentazione “precoce”, i soggetti consumavano pasti identici 1 ora, 5 ore e 10 minuti e 9 ore e 20 minuti dopo l'orario del risveglio (orari simili a colazione, pranzo e cena, con l'ultimo pasto che si faceva 6 ore e 40 minuti prima di coricarsi). Nel programma di alimentazione “tardiva”, i soggetti saltavano la colazione e consumavano pasti identici 5 ore e 10 minuti, 9 ore 20 minuti e 13 ore e 30 minuti dopo il risveglio (orari simili a pranzo, cena e cena, con l'ultimo pasto che si verificava 2 ore e 30 minuti prima di coricarsi). Per ridurre al minimo gli effetti dell'attività fisica, quest’ultima è stata controllata e ridotta al minimo durante i protocolli.

Mangiare tardi aumenta l'appetito

I ricercatori hanno scoperto che mangiare tardi aveva raddoppiato le probabilità di avere fame rispetto a mangiare presto. In particolare, mangiare tardi aveva aumentato significativamente nei partecipanti la voglia di mangiare cibi ricchi di amido, carne, cibi salati, latticini, verdure, cibi dolci e frutta.

Influisce sugli ormoni della fame

Successivamente i ricercatori hanno valutato l'effetto di mangiare tardi su due ormoni che regolano l'appetito: la leptina, che promuove la sazietà, e la grelina acilata (attiva), che promuove la fame. Questi ormoni sono stati valutati ogni ora per 24 ore durante ogni giorno del test. I risultati hanno mostrano che mangiare tardi aveva diminuito i livelli di leptina nelle 24 ore del 6% e aumentato il rapporto grelina:leptina nelle 24 ore del 12%.

Promuove la crescita di grasso

I ricercatori hanno anche osservato che quando i partecipanti avevano mangiato più tardi, avevano bruciato calorie a un ritmo più lento e il loro tessuto adiposo aveva subito una maggiore adipogenesi e una diminuzione della lipolisi, che promuovono la crescita del grasso. In particolare, questi risultati avevano mostrato meccanismi fisiologici e molecolari convergenti alla base della correlazione tra mangiare tardi e aumento del rischio di obesità.

Aumenta il rischio di obesità

Combinati, questi cambiamenti causati dal mangiare tardi possono aumentare il rischio di obesità negli esseri umani. Vujovic spiega che questi risultati non solo sono coerenti con un ampio corpus di ricerche che suggeriscono che mangiare più tardi può aumentare la probabilità di sviluppare obesità, ma gettano nuova luce su come ciò potrebbe verificarsi. 

Prospettive di ricerca futura

Questo studio ha mostrato l'impatto di un'alimentazione tardiva rispetto a quella precoce. "Lo abbiamo fatto controllando variabili confondenti come l'assunzione calorica, l'attività fisica, il sonno e l'esposizione alla luce, tuttavia nella vita reale, molti di questi fattori possono essere essi stessi influenzati da orario dei pasti", ha detto Scheer. In futuro il team vorrebbe comprendere meglio gli effetti del rapporto tra ora dei pasti e ora di coricarsi sul bilancio energetico.