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Perché non c’è da avere paura della nube di gas metano in arrivo in Italia

Cultura e scienze

neXt quotidiano|1 Ottobre 2022

nube metano in arrivo in italia

La nube di metano che si è formata a seguito della fuga di gas, lo scorso 27 settembre, dai gasdotti Nord Stream 1 e 2 sta per arrivare sull’Italia. Ma non bisogna preoccuparsi. Per diverse ragioni.

Perché non c’è da avere paura della nube di gas metano in arrivo in Italia

In prima battura bisogna sottolineare che il nostro Paese sarà toccato solo dalla ‘coda’ di questo ‘ammasso’ di metano, creatosi in conseguenza della fuoriuscita di almeno 80mila tonnellate di gas. Inoltre spiegano diversi esperti “Non c’è nessun pericolo per l’uomo dalla nube di metano” generata dalla fuga di gas dai gasdotti Nord Stream, “questo perché è ad altezze che non ci riguardano. Il problema potrebbe essere per l’impatto sul cambiamento climatico, visto che inciderà anche se meno, una decina di anni, rispetto alle emissioni di anidride carbonica”, dichiara ad esempio a Adnkronos Salute il presidente Sima, la Società italiana di medicina ambientale (Sima), Alessandro Miani. La sua opinione è condivisa ad esempio da Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma-Cnr, che contattato da Repubblica sottolinea che la nube potrebbe arrivare anche da noi secondo le simulazioni ma che non ce ne è certezza e si tratterebbe di un lembo: “Il jet stream, che è una corrente d’aria in quota che viaggia da Nord a Sud, potrebbe portare questo lembo della nube anche verso la nostra penisola o sui Balcani”. In tutti i casi, rimarca Gozzini “Ammesso che arrivi, il metano sarà estremamente diluito nell’atmosfera” ricordando che “Il metano è inodore, non puzza, non fa male alla salute” e anche che le condizioni meteo indicano una bassa probabilità che l’evento si realizzi: “Per il fine settimana è previsto un ritorno dell’alta pressione, con venti pressoché assenti. La situazione tranquilla non favorirà l’arrivo della nube dal Baltico”. Conseguenze meno buone invece potrebbero arrivare sul fronte del riscaldamento climatico, come spiega il metereologo Giulio Betti su Twitter:

Semplicemente (si fa per dire) andrà in atmosfera direttamente come metano anziché come CO2 dopo essere stato bruciato. Questo è negativo perché metano è un gas serra circa 25 volte più potente dell’anidride carbonica.

— Giulio Betti (@Giulio_Firenze) September 30, 2022


Insomma niente panico e ascoltiamo la scienza. Sempre.