I tecnici della Commissione europea sul Pnrr sono al lavoro per fare il punto sullo stato di attuazione delle misure messe in agenda dall’Italia, ma tra le più alte cariche di governo si insiste unanimemente per una revisione di alcuni dettagli del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e vicepremier, Matteo Salvini ha voluto precisare che il Pnrr “continua a essere un qualcosa che va non cambiato, ma ritoccato, rivisto” alla luce di tutto ciò che sta succedendo. Secondo Salvini, visto che siamo oramai a fine 2022,”chiudere tutte le opere e rendicontarle entro il 2026 mi sembra assolutamente ambizioso”. Inoltre, il ministro indica anche la necessità di un aggiornamento dei prezzi. Dello stesso avviso anche il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto che ha detto: “Dovremo rivedere il Pnrr con l’Europa perché a causa dell’inflazione, solo il mio ministero dell’Ambiente per gli interventi ha un onere maggiore di 5 miliardi sui 35 previsti”. Inoltre Pichetto ha sottolineato che “o si taglia sulle opere, o non ci stiamo dentro”.
Il ministro degli Affari Europei Raffaele Fitto ha intanto fatto sapere che nei prossimi giorni verrà comunicata la reale situazione di spesa del Pnrr. “Nei prossimi giorni noi prenderemo atto di quanto si è speso, ma temo che la percentuale di spesa non sarà molto alta e sarà distante dai 22 miliardi di euro. L’indicatore della spesa è molto preoccupante, perché se mettiamo insieme tutte le risorse disponibili e le proiettiamo al 2026 è chiaro che c’è bisogno di un confronto a livello europeo e nazionale”.