Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Proteste in Iran, gli agenti sparano sui genitali delle manifestanti

Proteste in Iran, gli agenti sparano sui genitali delle manifestanti

violenta repressione / Iran

Un medico della provincia centrale di Isfahan ha affermato di ritenere che le autorità stessero prendendo di mira uomini e donne in modi diversi "perché volevano distruggere la bellezza di queste donne"

Le forze di sicurezza iraniane hanno un piano preciso per colpire e fiaccare il morale dei manifestanti scesi in strada dopo la morte della 22enne curda iraniana Mahsa Amini che da ormai tre mesi chiedono  il cambio di regime e la caduta dei governanti clericali iraniani. Gli agenti reprimono le manifestazioni anche sparando da distanza ravvicinata alle donne e colpendole al volto, agli occhi, al seno e ai genitali. Lo hanno denunciato al Guardian medici iraniani di varie città del Paese che trattano i feriti in segreto per evitare l'arresto: raccontano di essere ormai traumatizzati dai corpi delle donne che vedono arrivare. 

Gli agenti reprimono le manifestazioni anche sparando da distanza ravvicinata alle donne e colpendole al volto, agli occhi, al seno e ai genitali. Lo hanno denunciato al Guardian medici iraniani di varie città del Paese che trattano i feriti in segreto per evitare l'arresto. Gli operatori sanitari hanno rilevato che le donne spesso arrivavano con ferite diverse rispetto agli uomini, colpiti invece alle gambe, alle natiche e alla schiena. I medici intervistati hanno fornito alla testata britannica le foto delle ferite devastanti su tutto il corpo dei manifestanti e hanno sottolineato che i colpi agli occhi di donne, uomini e bambini sono particolarmente comuni. Un medico della provincia centrale di Isfahan ha affermato di ritenere che le autorità stessero prendendo di mira uomini e donne in modi diversi "perché volevano distruggere la bellezza di queste donne". 

Alcune delle foto mostravano persone con decine di minuscoli pallini conficcati in profondità nella carne. Il Guardian ha parlato con dieci medici professionisti, i quali hanno avvertito che le ferite potrebbero causare a centinaia di giovani iraniani danni permanenti. "Ho curato una donna sui vent'anni, che è stata colpita ai genitali da due pallottole. Altri dieci pallini erano nella parte interna della coscia. Questi 10 pallini sono stati rimossi facilmente, ma quei due pallini erano una sfida, perché erano incastrati tra la sua uretra e l'apertura vaginale", ha raccontato un medico. La brutalità sui manifestanti sono fonte di stress psicologico anche per i medici, che raccontano di essere ormai traumatizzati dai corpi delle donne che vedono arrivare. 

Le proteste, in corso da settembre, sono continuate anche oggi, seppure in poche città, ma si erano invece intensificate nei giorni scorsi trovando ancora una dura reazione da parte delle forze di sicurezza. Nell'alba di oggi è stato giustiziato Mohsen Shekari, di 23 anni. Il giovane era stato arrestato per aver partecipato alle proteste anti governative ed è stato ritenuto colpevole di "inimicizia contro Dio", per "aver bloccato una strada, aver estratto un'arma con l'intenzione di uccidere e avere ferito intenzionalmente un ufficiale durante il servizio".

Si parla di

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti