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Quando nel Golfo si sfidavano gli idrovolanti, 100 anni fa la Coppa Schneider a Napoli. Evento al Savoia

in foto Giovanni Mastroianni, Ugo Cilento e Luigi Carrino

Se Napoli era e resta una grande capitale europea, lo deve a tanti aspetti della sua straordinaria ricchezza culturale, ma anche a  pagine entusiasmanti  della sua storia e del suo futuro nell’aerospazio. Facendo un salto indietro nel tempo, ricordiamo l’evento che la vide protagonista di una famosa competizione per idrovolanti. Si tratta della Coppa Schneider che prese il nome dal suo fondatore, il francese Jacques Schneider: un finanziere appassionato di aerei e mongolfiere. Istituita per incoraggiare il progresso tecnologico, soprattutto in campo motoristico, nell’aviazione civile, la prima edizione che risale al 1913, ma divenne popolare soprattutto dagli Anni Venti quando alcune corse attirarono folle di oltre 200.000 persone. Ed infatti la sua consacrazione come grande evento si ebbe grazie all’edizione del 1922, quando gli idrovolanti si sfidarono nel golfo di Napoli, tra Posillipo e Torre del Greco, con via Caracciolo che funse da chilometrica tribuna, stipata di appassionati e curiosi lungo tutto il suo sviluppo. Sicuramente tra le edizioni di maggior successo. “Era il 12 di agosto, in una giornata di tempo magnifico, l’occasione di un appuntamento più unico che raro per una città da sempre curiosa, carnale e chiassosa – racconta Giovanni Mastroianni, presidente del Comitato Coppa Schneider Napoli 100 – con i napoletani che a migliaia assistono al magico carosello volante. Napoli è stata da sempre capace di coniugare e sintetizzare intramontabili tradizioni ed un glorioso passato, con una innata propensione all’avanguardia ed al futuro, così come nel campo aerospaziale. Il nostro è stato un tributo doveroso ad una straordinaria città che amiamo e che ci ama”. Ed è proprio per celebrare quella giornata che, cent’anni dopo, al Circolo Savoia il Comitato organizzatore raccoglie le adesioni di tanti che condividono la passione per il volo e per l’aeronautica. All’evento celebrativo, che si è svolto venerdì 30 settembre, partecipano tra gli altri il segretario generale del RYCC Savoia Francesco Musella, ed il consociato Mariano Barbi, il comandante Domenico De Filippo, Graziano Mazzolari, Max Barro, Federica Forcella per l’associazione Aviazione marittima italiana, il capitano di fregata pilota della Marina militare italiana Giampiero Maria Fabretti, che introduce i lavori con una articolata proiezione sull’evoluzione dell’aviazione di marina. Tra gli altri è presente il generale medico dell’Aeronautica militare italiana Natale Ceccarelli e numerosi imprenditori del settore. Tra le personalità che hanno raggiunto il Savoia per l’occasione, da segnalare Marco Ferrazzani, direttore del settore legale dell’Agenzia Spaziale Europea, con sede a Parigi.

Luigi Carrino: Aerospazio, Campania all’avanguardia
Le conclusioni dell’incontro sono affidate a Luigi Carrino, presidente del Distretto Aerospaziale della Campania, network industriale e scientifico che riunisce circa duecento imprese e cinque Università, il quale rimarca l’importanza della filiera aeronautica e aerospaziale nel tessuto economico e produttivo della regione sia in termini di volume d’affari, stimato in 2,8 miliardi di euro, che per numero dei dipendenti, pari a circa 13 mila. “Nel sistema economico della nostra regione – spiega Carrino – la filiera produttiva aerospaziale riveste un ruolo di primissimo piano e rappresenta un elemento di sviluppo del territorio per presenza industriale e elevato contenuto di conoscenze tecnologiche. Una realtà di eccellenza che affonda le radici nella storica facoltà di Ingegneria aerospaziale fondata da Umberto Nobile, disciplina in cui l’Ateneo federiciano è uno dei primi venti al mondo”.

Maison Cilento, un foulard in ricordo della storica gara 
Ed è a un’altra eccellenza napoletana, la storica Maison Cilento, ambasciatrice dal 1780 dello stile napoletano nel mondo e specializzata nella realizzazione di prodotti di altissima sartoria, che si deve l’iniziativa di suggellare l’evento celebrativo del centenario della Coppa Schneider con una cravatta ed un foulard, entrambi ispirati alla gara che fu disputata a Napoli nel 1922.