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Raffaella Paita (Italia Viva): "Siamo molto soddisfatti e possiamo solo crescere"

La deputata è stata intervistata a “L’Italia ha scelto”, nella redazione del Secolo XIX

Genova - Raffaella Paita, deputata di Italia Viva, è stata ospite di "L'Italia ha scelto" nella redazione del Secolo XIX. "La destra ha vinto queste elezioni e gli va riconosciuto con onestà e chiarezza, tuttavia rimango preoccupata come lo ero durante la campagna elettorale. Il problema della Meloni non è la deriva fascista, ma la sua inadeguatezza al ruolo di presidente del Consiglio. A livello europeo non è in linea con gli interessi del Paese e questo ci preoccupa molto". Quello che preoccupa Raffaella Paita è una maggioranza fortemente sbilanciata. "La Lega è stata ridimensionata, Forza Italia ha un ruolo minoritario. Giorgia Meloni non è un'improvvisata della politica, ma il punto è cosa farà davvero per il paese. Basti pensare all'argomento dell'autonomia energetica: non è riuscita a convincere il sindaco della sua città a fare il rigassificatore a Piombino, come può portare avanti gli interessi di tutto il Paese?"

La soddisfazione per il risultato di Azione e Italia Viva è forte. "Siamo arrivati quasi all'8%, un grande risultato anche perché siamo nati da poco e possiamo solo crescere. Siamo molto soddisfatti. Il nostro obiettivo adesso è un'alleanza stabile in Parlamento, puntiamo a farci trovare pronti per le prossime elezioni europee". Da donna a donna la Paita si è però complimentata con Giorgia Meloni, prima premier donna di sempre in Italia. "Le faccio gli auguri, che sia la prima premier donna è un dato di fatto, ma ricordo che si può essere premier donna senza fare l'interesse delle donne, un esempio è la legge 194". Che governo sarà quello di Fratelli d'Italia? "Credo che la Meloni preparerà un governo con personalità importanti perché è intelligente. Ma la vera zavorra saranno le sue alleanze europee. Credo che sarà un governo troppo sbilanciato e che non durerà a lungo".

Sulla Liguria: "Abbiamo fatto un risultato buono, considerando che in Liguria c'è anche Giovanni Toti che dice di essere un moderato ma che ha preso il 2%, un risultato molto deludente. Il Pd ha fatto un buon risultato, dimostrazione che i liguri non tollerano la classe dirigente di quel partito. Sono pronta a un dialogo positivo, ma non possiamo dialogare con chi vuole stare con i Cinque Stelle, una realtà che crede che il reddito di cittadinanza sia il futuro dei giovani. Se cambieranno le loro idee diamo la massima disponibilità a discutere"