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Rampelli: “Le coppie gay spacciano per propri figli i bambini avuti con la maternità surrogati”. Il Pd attacca

«Se due persone dello stesso sesso chiedono il riconoscimento, e cioè l'iscrizione all'anagrafe, di un bambino che spacciano per proprio figlio significa che questa maternità surrogata l'hanno fatta fuori dai confini nazionali». Così Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e esponente di FdI, nel corso della trasmissione In Onda su La7 ieri sera. Parole a cui replica l'esponente del Pd Pina Picierno su Facebook: «Una frase cattiva, non soltanto nei confronti delle coppie che scelgono di accogliere con amore un figlio, ma soprattutto nei confronti dei figli stessi, che nemmeno possono difendersi da questa violenza. Si spacciano per politici degni del governo del Paese- scrive l'esponente Dem - sono solo reazionari violenti». 

Salvini: l’utero in affitto dovrebbe essere reato
«I bambini vengono al mondo se ci sono una mamma e un papà: questo è, non perché lo dice la religione. Poi uno può essere eterosessuale, omosessuale, bisessuale, transessuale, pansessuale. Viva l'amore sempre e comunque. Il bimbo viene al mondo e viene adottato se ci sono una mamma e un papà, poi gli adulti possono fare quello che credono». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in visita a Genova, a un gazebo della Lega.

«Ci sono - ha aggiunto - cattivi papà, cattive mamme, separazioni e divorzi. Però l'utero in affitto è qualcosa di obbrobrioso, dovrebbe essere un reato internazionale perseguito penalmente e il bimbo viene adottato se ci sono una mamma e un papà». Poi aggiunge: «Velocizzare le adozioni per le coppie che aspettano da anni e non hanno 40 mila euro da spendere. Ci sono tantissime coppie che non possono avere figli, che non vedono l'ora di adottare un bimbo. La burocrazia è troppo lunga e le spese sono troppo onerose».  Per quanto riguarda invece le adozioni ai single, il leader della Lega ha dichiarato che «per quello che mi riguarda la precedenza va data alle mamme e ai papà».

Su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda si schiera contro la maternità surrogata: «Il problema della gravidanza per altri non ha a che fare con la natura della coppia. Omosessuale o eterosessuale non cambia nulla. Pur rispettando il desiderio di una coppia che non può di avere figli di diventare genitori, la Gpa non è una strada eticamente accettabile. Lo specchietto per le allodole del solo pagamento delle spese, nasconde regolarmente passaggi di denaro. E pagare una donna, in condizioni economiche precarie, perché venda la sua maternità è aberrante. Ciò premesso i bambini che si trovano in questa situazione vanno tutelati. Occorre prevedere la possibilità di adottare per le coppie omosessuali. Dunque adozione, tutela dei figli sempre, ma la Gpa deve rimanere un reato. Ed è assurdo doverlo spiegare alla sinistra che tutti i giorni tuona contro lo sfruttamento della donna».

Meloni celebra la festa del papà con la foto di famiglia
Nello stesso momento in cui Salvini incontrava i giornalisti, Giorgia Meloni sceglie una foto della sua famiglia per celebrare la festa del papà. Sui social la presidente del Consiglio posta una sua immagine, di spalle, mentre tiene in mano una foto incorniciata che la ritrae insieme al compagno Andrea Giambruno e la figlioletta, nel giorno dei festeggiamenti per il primo compleanno della bambina. «Ai sacrifici che fate per dare il massimo ai vostri figli, a come sapete tornare bambini quando giocate con loro, allo sguardo forte e rassicurante che sapete mantenere anche quando la vita vi mette di fronte alle prove difficili. Per questo, e per tanto, tanto altro, auguri a tutti i papà. E ad Andrea, così meraviglioso con la nostra Ginevra. Siete una ricchezza insostituibile», scrive la premier. 

(ansa)