Si tratta di tre pregiudicati che hanno commesso reati nell'Alto Vicentino ma anche in altre zone del Nord Est
VICENZA. Rapine ma anche tentato omicidio e risse nell'Alto vicentino e non solo. Sono tre le persone che essendosi rese responsabili di reati di varia natura e gravità, non hanno alcun titolo per permanere sul nostro territorio e sono state espulse e trasferite nel proprio paese di provenienza.
Nel primo caso si tratta di un 39enne cittadino serbo, già noto alle forze dell’ordine per aver effettuato diverse rapine e furti sia in provincia di Vicenza che in altre zone, dopo essere stato fermato dai carabinieri di Arzignano è stato accompagnato al centro per il rimpatrio di Gradisca d’Isonzo (Gorizia).
Stessa sorte, per un 43enne cittadino del Ghana, dopo aver scontato al Carcere di Vicenza una pena di 3 anni di reclusione per tentato omicidio e lesioni personali, il questore aveva disposto la revoca del permesso di soggiorno, con l’ordine di lasciare il nostro territorio nazionale entro 7 giorni. Nonostante ciò, l’uomo era comunque rimasto sul territorio del comune di Thiene, ponendo in essere numerosi furti anche con indebito utilizzo di carte di credito. Dopo essere stato rintracciato dalle forze dell'ordine è stato trasferito a Roma per il rimpatrio.
Infine, nei giorni scorsi è stato accompagnato al centro per il rimpatrio di Gradisca d’Isonzo Gorizia un cittadino nigeriano di 52 anni, rintracciato a Montecchio Maggiore dagli Agenti della Polizia Locale dei Castelli.
In Italia da più di vent’anni, l’uomo aveva commesso molteplici reati, prima nel padovano e, successivamente, in Provincia di Vicenza. A Brendola era stato coinvolto in una violenta rissa. A Montecchio Maggiore, si era reso responsabile di false attestazioni a Pubblico Ufficiale sulla propria identità e denunciato per aver posto in essere una attività di gestione di rifiuti non autorizzata, episodi a seguito dei quali era stato condannato ad 8 mesi di reclusione.