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Record di sbarchi in Italia, sono oltre 3.000 i migranti arrivati dalla Tunisia

Con la Tunisia in crisi sia a livello economico che politico, si sta assistendo a un record di sbarchi in Italia: sono oltre 3.000, infatti, i migranti giunti nel Paese nelle ultime 24 ore. Una forte impennata, poi, riguarda anche il numero di naufragi e di vittime registrate al largo del Paese magrebino. Sul tema dell’immigrazione, è tornato a esprimersi il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha puntato il dito contro l’opinione pubblica italiana, accusata di incoraggiare il fenomeno.

Record di sbarchi in Italia, sono oltre 3.000 i migranti arrivati dalla Tunisia nelle ultime 24 ore

All’hotspot di Lampedusa sono presenti 2.497 migranti. Circa 300 persone sono in lista per il trasferimento dai padiglioni di contrada Imbriacola verso il porto: qui, saliranno a bordo di un traghetto di linea che, all’alba di lunedì 27 marzo, raggiungerà Porto Empedocle. Altri 130 migranti, poi, salperanno in direzione Pozzallo (Ragusa) con un pattugliatore della Guardia di Finanza. I trasferimenti sono stati disposti dalla Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, al fine di alleggerire di ridurre il numero di presenze sull’isola.

Se nelle ultime 24 ore è stato registrato un numero record di sbarchi in Italia (oltre 60) che ha segnato l’arrivo nel Paese di oltre 3.000 migranti, cifre da capogiro riguardano anche i naufragi e le vittime. Decine di barconi, piccole imbarcazioni improvvisate e gommoni stanno partendo dal porto di Sfax, in Tunisia, a ritmo serrato. Alla luce dei dati raccolti, il flusso di migranti che percorre la rotta della Tunisia nella speranza di arrivare in Italia appare incontenibile.

Alla luce di quanto riferito dalla Guardia costiera tunisina, sono stati 79 i tentativi di partenza sventati nel corso degli ultimi tre giorni mentre sono 2.982 le persone a bordo di barconi alla deriva soccorse al largo di Sfax e Chebba.

Migranti, Piantedosi: “Colpa dell’opinione pubblica che in Italia favorisce il fenomeno”

Sul tema dell’immigrazione, si è nuovamente espresso il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Commentando le oltre 2 mila persone presenti all’hotspot di Lampedusa, il titolare del Viminale ha pronunciato parole dure, destinate ancora una volta a far discutere. “C’è anche il fattore attrattivo di un’opinione pubblica che annovera l’accettazione di questo fenomeno”, ha detto Piantedosi in occasione di un’intervista rilasciata a Pietro Senaldi, codirettore di Libero. Nel momento in cui Senaldi ha chiesto al ministro perché la Penisola italiana sia così attrattiva per i flussi migratori, nel mirino del titolare del Viminale è finita l’opinione pubblica.

E, sottolineando il merito del premier Giorgia Meloni di promuovere un cambio di passo rispetto all’immigrazione, Piantedosi ha sottolineato: “Altri Paesi sono intransigenti in maniera trasversale tra posizioni politiche diverse. Ora il tema è tornato al primo posto dell’agenda europea e bisogna dare atto a Giorgia Meloni del grande merito che ha. L’Europa e i Paesi che incrociano principalmente questo tema devono fare qualche passo in più verso l’inevitabile egoismo dei movimenti secondari secondo la regola di Dublino – e, durante la sua visita alla scuola di formazione politica della Lega, ha precisato –. Io e Meloni stiamo facendo capire loro che l’unico modo per limitare i movimenti secondari è bloccare gli sbarchi. Noi non ci rassegneremo a che ciò avvenga nei termini e nei numeri con cui sta accadendo”.