“Voglio dire a Conte che il reddito di cittadinanza non è pagato da lui ma dai cittadini italiani: infermieri, insegnanti, poliziotti e pensionati”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Tg2 Post. “Lo terrei” destinandolo effettivamente “a chi non può lavorare. Le agenzie private devono poter formare quelle 500mila persone che le imprese richiedono e non trovano e poi ti devono offrire un lavoro, e se lo rifiuti, perdi il REDDITO”, spiega. “Fatto come è adesso, non è giusto, è immorale: al sud, Conte sta facendo una campagna vergognosa, lo chiamano ‘il papà del REDDITO’. Ma lo sono gli italiani che lo pagano con le tasse, non lui”.
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