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Sabato ad Albenga incontro con il Vescovo Moreira Azevedo

La locandina dell' incontro

SAVONA. 4 DIC. Autore di un centinaio di lavori pubblicati in volumi e riviste, il vescovo portoghese Carlos Alberto de Pinho Moreira Azevedo sarà ospite di “Onde Barocche” la stupenda mostra diffusa allestita nella Diocesi di Albenga- Imperia per far conoscere al grande pubblico la notevole ricchezza del patrimonio artistico diocesano. L’ appuntamento culturale con il prelato, recentemente promosso da Papa Francesco delegato del Pontificio comitato di scienze storiche, è per sabato 10 dicembre alle ore 18 e 30 a Palazzo Oddo, in via Roma 58.

L’ incontro, che è organizzato nell’ambito del progetto Formae Lucis, in collaborazione con la Fondazione Agostino De Mari e la Fondazione Gian Maria Oddi, sarà incentrato sul tema: “Il valore dei beni culturali per l’identità comunitaria”.

Il vescovo Moreira Azevedo è nato il 4 settembre 1953 a Milheiros de Poiares una frazione del comune di Santa Maria da Feira. Ordinato il 10 luglio 1977 da monsignor Antonio Ferreira Gomes, vescovo di Porto. Docente e vice Rettore dell’Università cattolica del Portogallo, per 23 anni, è stato nominato nel 1998 segretario della commissione episcopale per il clero e successivamente ha avuto importanti incarichi. Divenuto vescovo di Belali e Lisbona il 4 febbraio 2005, ha assunto nel 2011 la carica di delegato del Pontifico consiglio della cultura.

Intanto prosegue con grande successo la mostra “Onde Barocche. Capolavori diocesani tra 1600 e 1750”, in corso di svolgimento al Museo Diocesano Albenga, all’Oratorio della Ripa di Pieve di Teco (IM) ed in altri dieci siti diffusi sul territorio diocesano.

“Onde Barocche -dicono gli organizzatori- cerca di mettere in luce la ricchezza del patrimonio diocesano in epoca barocca: le sale del Museo Diocesano accolgono capolavori tra i più importanti e affascinanti di questa fase artistica. Si tratta di 23 opere, provenienti da alcune delle raccolte formatesi nei secoli nella Diocesi di Albenga-Imperia. La mostra è inoltre un tentativo, attuato per la prima volta, di mettere in dialogo fra loro questi capolavori, per far comprendere quanto fossero ricche la vitalità artistica e la committenza del periodo. La mostra non è solo esposizione di tesori artistici, ma anche un percorso che unisce storia, cultura e itinerari invitando alla scoperta di alcuni tra gli esempi più significativi del periodo compreso tra 1600 e 1750 e diffusi sul territorio”.

Questo evento vuole incoraggiare l’approfondimento di una stagione altissima dell’arte di tutti i tempi attraverso lo stupore e la meraviglia. Sono in mostra mirabili opere di Guido Reni, Anton Maria Maragliano, Domenico Piola, Domenico Fiasella, Giovanni Lanfranco, Luciano Borzone, Giulio Benso, i De Ferrari, Gioacchino Assereto e Giovanni Battista Casoni.
Per avere maggiori informazioni sull’evento è possibile contattare i numeri
347.80 85 811 e 0182 57 93 10, oppure scrivere all’indirizzo di posta elettronica [email protected]
CLAUDIO ALMANZI