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Saman Abbas, lo zio: “Non l’ho uccisa io. Ecco cosa accadde quella notte”

Ha detto di non aver ucciso lui la nipote Saman Abbas, ma ha ammesso di aver accompagnato i due cugini della ragazza a seppellirne il corpo. Lo zio di Saman, che il 18 novembre 2022 ha indicato dove scavare per trovare il cadavere della giovane parente scomparsa dal 30 aprile 2021, due giorni prima aveva chiesto di parlare con la polizia penitenziaria del carcere di Reggio Emilia: “Voglio dirvi che io non ho ucciso Saman e per questo io non voglio avere una condanna per colui che ha ucciso Saman”.

Il racconto dello zio

Lo zio, che dalle indagini dei carabinieri e dalla Procura di Reggio Emilia è considerato in realtà l’esecutore materiale del delitto, ricostruisce così la sua versione della sera del 30 aprile, dicendo di essere stato prima chiamato dal padre della diciottenne e di non aver risposto. Poi di essere stato raggiunto mentre dormiva dai cugini e di averli seguiti verso la casa degli Abbas. Avrebbe visto in terra, tra le serre, il cadavere della ragazza e ha aggiunto che i cugini avrebbero incolpato la madre di Saman anche se secondo lui non era andata veramente così. Quindi i tre avrebbero portato il corpo nel casolare diroccato in Strada Reatino, dove c’era una pala già pronta per scavare. Il 18 novembre, insieme agli investigatori, ha quindi ricostruito il percorso fatto quella notte.