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San Marino: 75 alberi per un'oasi di biodiversità che collega le generazioni

Con la piantumazione di 75 alberi a San Marino, l'UNECE ribadisce il suo impegno a sostenere i Paesi nel rendere le città più verdi, sostenibili e resilienti. Questa piccola foresta collega vecchi e giovani, consentendo alle generazioni di oggi e di domani di vivere in un ambiente urbano più sano. 75 alberi piantati nel castello di Borgo Maggiore. Questa piccola foresta di San Marino sarà un'oasi di biodiversità con impollinatori locali come farfalle e api, oltre a coleotteri, lumache e rane. Le piccole foreste reintroducono queste "specie ordinarie", anelli cruciali della catena alimentare, nelle aree urbane. Pionieristicamente ideata da Akira Miyawaki, un botanico giapponese, la rapida rigenerazione di foreste su terreni danneggiati, piantando giovani specie autoctone vicine tra loro, permette di sviluppare ecosistemi maturi in soli 20 anni, contro i 200 anni necessari per il recupero di una foresta.

Il bosco è stato piantumato dall’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici e si compone di 75 differenti alberi, scelti tra specie autoctone secondo un piano che tiene conto della rapida rigenerazione delle foreste su terreni deteriorati. Le piante e gli arbusti (20 roverelle, 16 aceri campestri, 15 lecci, 7 piante di frassini meridionale e 3 di frassino maggiore, 5 carpino nero, 5 gelsi e 4 pioppi) della piccola oasi di biodiversità realizzata a San Marino sono frutto della generosa donazione di Vannino Vannucci. Quale segno di stima e riconoscenza per l’attenzione che l'imprenditore ha riservato alla Repubblica di San Marino e al suo progetto di riforestazione il Segretario di Stato per il Territorio, l’Ambiente e l’Agricoltura Stefano Canti lo ha insignito dell'Onorificenza di Commendatore dell’Ordine Equestre di Sant'Agata.