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Sanremo, abbattuto un pino secolare, gli ambientalisti annunciano un esposto alla Procura: "Era pieno di nidi"

“Quando hanno iniziato ad abbattere l'albero ho visto un grande volo di piccoli uccelli che scappavano in massa. Nelle fronde che mano mano cadevano giù, falciate, erano visibili numerosi nidi. Dei pulcini nei nidi non sappiamo più nulla”. A parlare con la voce rotta dalla commozione è Tiziana Pavone , una delle aderenti al Comitato sanremese PAT per la Tutela di Paesaggio, Alberi e Territorio, in prima linea da un paio d'anni per la tutela del verde. In queste ore è esplosa la polemica nella città dei fiori per l'abbattimento, avvenuto questa mattina, in pieno periodo di nidificazione, di uno splendido pino secolare in uno degli scorci più suggestivi del comune, la pista ciclabile a ridosso di Porto Vecchio, l'approdo per cui è previsto un radicale restyling, importo previsto una settantina di milioni di euro. Venerdì 26 maggio il Servizio manutenzione verde pubblico di Sanremo aveva annunciato la necessità di tagliare il pino (che faceva parte di una splendida alberata, peraltro già ridotta da oltre venti a una decina di esemplari) “per consentire a Rivieracqua la realizzazioni di interventi urgenti relativi alla creazione di bypass sulla rete fognaria, come determinato da perizia agronomica”. Il problema è che in questo momento gli alberi, compresi quelli a ridosso dell'area di Porto Vecchio, sono pieni zeppi di nidi, ben udibili solo ad avvicinarsi. Il Comitato PAT sottolinea di non avere ovviamente nulla in contrario ai lavori sulla rete fognaria, ma vuole vederci chiaro.

E L'Altritalia Ambiente – PAT - che ha come responsabile della sezione imperiese Luciana Balestra - annuncia un esposto alla Procura della Repubblica di Imperia per maltrattamento di animali in conseguenza alla violazione della legge 157/92 del codice penale per la tutela della fauna selvatica, inclusi nidi, uova e nidiacei. Ad Altritalia Ambiente-PAT si uniranno anche un gruppo di cittadini e alcune associazioni animaliste. Stamattina a tentare di difendere fino all'ultimo albero e nidiacei c'era un gruppo di volontari. “Alle 8-15 eravamo già lì e abbiamo fatto presente alla ditta incaricata dell'abbattimento che la legge vieta la distruzione dei nidi – continua la Pavone - Ci hanno detto che rischiavamo una denuncia per intralcio ai lavori”. Nel fine settimana gli ambientalisti avevano inviato una email indirizzata a Comune, sindaco e carabinieri forestali, citando tra l'altro anche il Regolamento del Verde del Comune di Sanremo. che attribuisce alla salvaguardia della vegetazione la priorità rispetto ad altri interventi, Ma a pesare come un macigno sono, oltre alla legge 157 del '92, due recenti pareri ISPRA, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale collegato al Ministero dell'Ambiente, secondo il quale “gli abbattimenti e potature di alberi e siepi durate la stagione primaverile comportano inevitabilmente la distruzione dei nidi degli uccelli e del loro habitat....nidi collocati all'interno della vegetazione in modo tale da risultare di regola del tutto invisibili e non rilevabili anche da tecnici esperti nel settore ornitologico”. “Anche nelle città nidificano molte specie protette – spiega Marco Dinetti, responsabile Ecologia Urbana della Lipu nazionale -, sui pini ad esempio tortore dal collare, cardellini, colombacci, il verdone, il verzellino, assioli e upupe.  Oltre alla legge 157/92  è da tenere ben presente – aggiunge Dinetti -  il Decreto Ministeriale sui CAM , Criteri Minimi del Verde Pubblico, del 2020 per il quale il Consiglio di Stato nel 2022 ha ribadito trattarsi di legge immediatamente applicabile. Giusto denunciare le palesi violazioni alle leggi vigenti”.