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Sanremo, le pagelle della seconda serata: promossi e bocciati

Un po' d'olio al complesso ingranaggio e si riparte. La seconda serata scorre decisamente più liscia. Amadeus e Gianni Morandi, ormai consolidati, palleggiano la scaletta da fuoriclasse. Prima della gara si accenna "Grazie dei fiori", forse per farsi perdonare della figuraccia di Blanco? A proposito di colpi di scena (veri o presunti), stavolta ci ha pensato Fedez - in collegamento dalla nave - a lanciare la bomba contro il nemico Codacons, varie ed eventuali, ma prendendosi tutta la responsabilità per il testo della canzone di cui, assicura, "la Rai non sapeva niente" (concerto del Primo Maggio docet). 

Ospiti vincenti. Dal momento "Ora o mai più" con il trio Al Bano-Morandi-Ranieri, che con le loro hit evegreen riescono a mettere d'accordo tutte le generazioni, a quello "Arena Suzuky" con il medley discotecaro dei Black Eyed Peas. L'irriverente e a tratti ostica comicità di Angelo Duro il primo vero tocco di originalità - e coraggio - di questa edizione, nonostante le deboli risate raccolte. Passato quasi inosservato il monologo dell'iraniana Pegah con Drusilla Foer. Si va a passo spedito verso il giro di boa. 

Francesca Fagnani, 9: promossa
A suo agio fin da subito, mai tradita dall'emozione, forse grazie a quel "bicchiere di frizzantino" che confessa di aver bevuto prima di scendere le temute scale. Spontanea, simpatica, brillante, perfetta anche tolti i panni della 'Belva', che indossa sul finale mettendo sotto torchio Amadeus e Morandi. Niente milioni di follower, ma decisamente di un altro livello. Finalmente un non monologo, ma riflettori accesi sulle carceri minorili attraverso le voci dei ragazzi di cui ha raccolto sogni e paure, lanciando un importante appello sul reinserimento sociale. Professionalità e intelligenza, quella che non ha bisogno di definirsi "donna" perché sagacia e capacità non hanno genere. 

Will, 5: bocciato
Ex calciatore ora cantante ed è subito effetto Holly e Benji. Il sorriso mentre canta è quello di un bambino al parco giochi. Tenerezza tanta, sulla qualità c'è da lavorarci. Canzone adolescenziale che fa il suo. Momento harmony. 

Modà, 7: promossi
Bentornati. Un pezzo emozionante impacchettato con la voce e l'estensione di Kekko. Sono i Modà che avevamo lasciato qualche anno fa. Un piacere per gli amanti del genere (inconfondibile). Unica nota stonata il look da boss delle cerimonie.

Sethu, 3: bocciato
Senza dubbio uno dei look più originali della serata: giacca nera strappata degna di un festival punk, pettinatura stile John Lennon dei tempi moderni. Il resto non pervenuto. 

Articolo 31, 7: promossi
I millienials tutti con la mano sul cuore. Gli anni sono passati e loro, inguaribili ragazzi, sembrano gli zii al diciottesimo del nipote. Effetto nostalgico a parte - con tanto di abbraccio finale e lacrime di J-Ax - il pezzo fa centro. Testo che arriva al primo ascolto come il sound, lontano da quello di Tranqi Funky ma comunque riconoscibile. Bentornati. E come suggerisce Ama: "Adesso non lasciatevi più". Firmato generazione anni '90. 

Lazza, 7 e mezzo: promosso
L'unico rapper in gara rimasto fedele al rap. Pezzo travolgente pronto da streammare, padronanza del palco impeccabile nonostante sia il suo esordio all'Ariston. Ci sarà un motivo se tutti i colleghi lo definiscono un gran talento e stasera si è visto tutto. 

Giorgia, 9: promossa
La Voce. Quella che fa la differenza in una canzone molto bella ma non sublime come ci si aspettava per il suo ritorno. Il resto lo fa la sicurezza che le permette di divertirsi su un palco che l'ha vista crescere e diventare una signora della musica. Orgoglio italiano.

Colapesce Dimartino, 8: promossi
Sonorità vintage, testo sofisticato. Una piccola perla, meno dance e più ricercata rispetto ai successi precedenti, ritratto di una maturità artistica sempre più evidente. Cantautori eccellenti che fanno scuola. 

Shari, 5: bocciata
Al primo colpo d'occhio un look alla Shania Twain in "That Don't Impress Me Much", guardando meglio più Tata Francesca con qualche problemino sul tacco 12. Vocalmente niente da dire, voce potente e precisa ma la canzone è debole nonostante le accennate vene blues che provano a farla decollare ma resta ferma alla fase di rullaggio. 

Madame, 8 e mezzo: promossa
Canzone dal respiro internazionale, come lei. Perfettamente padrona del pezzo - travolgente - e del palco, vocalmente perfetta. Canta strizzando l'occhio allo show. Nessun passo falso (vaccini a parte). 

Levante, 5 e mezza: bocciata
Voce e intonazione ineccepibile, più di qualche perplessità sulla canzone. Testo poco comprensibile, ritmo non incisivo. Ricordando il fragore fatto due anni fa con "Tikibombom", questo sembra un buco nell'acqua. 

Tananai, 8: promosso
Via il chiodo di pelle dello scorso anno e anche quella sfacciataggine. Quello che ritroviamo sul palco è un Tananai vestito da balera che canta d'amore. E lo fa bene, come nessuno forse si aspettava, anche se con "Abissale" aveva già dimostrato un'altra versione di sé che non dispiace, anzi. Emozionante e romantico. Tananai è come il biglietto di un biscotto cinese, a sorpresa. 

Rosa Chemical, 7 e mezzo: promosso
La canzone è una bomba destinata alle vette di stream e classifiche. Lui non si definisce cantante ma creator. Se questo è il risultato, più creator per tutti. 

LDA, 4 e mezzo: bocciato 
Ancora acerbo per un palco così importante. Canzone melodica che sarebbe più nelle corde di papà Gigi. La stoffa c'è, ma va cucita meglio e con un po' di tempo in più. 

Paola & Chiara
Tormentone assicurato, con tanto di coreografia già pronta per spopolare su TikTok. Due vere performer a tinte (e trucco) anni '90. Lontane dal podio ma senza alcun dubbio sulle piste fino ad agosto.

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