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Sanremo, le pagelle della terza serata: promossi e bocciati

Mentre su Canale 5 un suicida Alfonso Signorini porta avanti una puntata del Grande Fratello Vip - perché Mediaset, dopo vent'anni, ha deciso di tornare a fare una controprogrammazione al festival, scegliendo oculatamente proprio l'anno in cui gli ascolti di Sanremo volano -, Gianni Morandi e Amadeus aprono la terza serata della kermesse. Serata che - e di questo Signorini potrà forse trarne ossigeno nei risultati di domani -  si annuncia dal principio la più (emotivamente) lunga: ad esibirsi sono tutti e ventotto i cantanti in gara. In sala stampa qualcuno si è portato cinque birre "e neanche bastano". Ma per fortuna ad animare la diretta ci pensano performance da incorniciare - standing ovation per Marco Mengoni, vincitore in pectore - nonché una succulenta "notte dai lunghi coltelli" che sarebbe avvenuta dietro le quinte dell'Ariston. A non aggiungere adrenalina alcuna è invece il prevedibile monologo della co-conduttrice Paola Egonu, che soffre - suo malgrado - l'ormai insopportabile ripetitività del retorico format "donne dolenti&monologanti" voluto per il terzo anno da Amadeus. 

Gianluca Grignani è più rock di Blanco (e dei Maneskin)

Ed eccoci, si parte dunque con la processione canora. E il primo momento da incorniciare ce lo regala Gianluca Grignani. A metà della sua "Quando ti manca il fiato", il cantautore interrompe l'esibizione. Gelo in sala, attimi di suspense, tutti col fiato sospeso per via degli eccessi a cui Grignani ci ha abituati negli anni passati. Ma... sono passati appunto, perché il 50enne gestisce tutto con classe e misura: "Colpa mia che prima ho chiesto all'ottimo fonico di abbassare troppo il volume del mio microfono", dice. E poi ne approfitta per spezzare una lancia in favore di Blanco, che due sere fa ha (letteralmente) preso a calci la scenografia adirato dallo stesso incidente di audio. "Ora reagisco così, ma a vent'anni non avrei saputo farlo", aggiunge. Applausi d'incoraggiamento in teatro, e si ripete l'esibizione. Perché che ci si rialza sempre dalle difficoltà Gianluca ce lo insegna da anni. E questo è più rock delle chitarre spaccate sul palcoscenico. È più trasgressivo del porno di Rosa Chemical. Poi - non contento - un nuovo meraviglioso colpo di scena: prima di abbandonare il teatro, una maglia con scritto "No War". 

“Son diventato grande e ho imparato come si fa”

GIANLUCA GRIGNANI CHE CHIEDE ALL'ORCHESTRA DI FERMARE L’ESIBIZIONE E LANCIA UNA PALESE FRECCIATA A BLANCO, I BRIVIDI #Sanremo2023pic.twitter.com/1LfSvymSnu

— soleil sorge supporter 💐 (@teamsoleilsorge) February 9, 2023

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A proposito di chitarre spaccate, sul palco arrivano anche i Maneskin. Che fanno i Maneskin. Ipnotici come sempre, soprattutto qui. Qui dove tutto è cominciato con la vittoria di "Zitti e Buoi", prima a Sanremo 2021 e poi all'Eurovision. Scorre un brivido sulla schiena ripensando a quella notte di maggio in cui il cielo era azzurro sopra Rotterdam. 

La "vita spericolata" di Paola Egonu

È poi il momento della discesa di Paola Egonu. Vestita da dea greca in Armani, Morandi ne sottolinea l'enorme tatuaggio dietro la schiena: "Sono radici, perché per me è importante ricordarmi da dove arrivo", chiarisce subito la campionessa di pallavolo. Ed infatti, sebbene questa mattina in conferenza stampa Paola abbia provato a rifiutarsi di rispondere alle domande sugli episodi di razzismo denunciati in passato, proprio all'elogio della diversità è dedicato il suo intervento.

Intervento in cui racconta l'infanzia, il senso di sacrificio impartito i genitori. Poi confida le difficoltà vissute in adolescenza "mi sono chiesta perché sono così alta, perché mi domandavano se fossi italiana; mi chiedevo perché mi sentivo diversa, perché vivevo ogni cosa come fosse una colpa. Solo col tempo ho capito che io sono io". L'emozione è tanta, Paola si interrompe più volte per prendere fiato. La chiusura è (l'unica cosa) d'impatto. "Sono stata accusata di vittimismo, di drammatizzare  e di non avere rispetto per il mio Paese, solo per aver mostrato debolezze e paure", dice alzandosi in piedi. "Ma amo l'Italia, vesto con orgoglio la maglia azzurra, che per me è la più bella del mondo. Ho un profondo senso di responsabilità verso questo Paese in cui ripongo tutte le mie speranze. Ognuno col suo viaggio, ognuno diverso". La chiosa è parafrasi di Vita Spericolata di Vasco Rossi e viene fatta partire in sottofondo. Poi consegna un pallone da pallavolo ad Amadeus: "Sii sempre grato". 

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Proprio alla statuaria Paola fa il baciamano Tananai, altissimo in classifica dopo l'ultima posizione dell'anno scorso, e che oggi ha conquistato ancora più punti grazie al videoclip della sua Tango: nel video viene infatti raccontata la storia (vera) di Olga e Maxim, originari della cittadina ucraina di Smolino e separati dalla guerra. Insomma, dopo l'operazione simpatia di "Sesso Occasionale" insomma, il fascinoso Tananai ci tramortisce definitivamente mostrando il suo lato più profondo. 

Il cuore tenero sotto i tatuaggi di Lazza, il paraculo Mr Rain & gli altri romantici

A proposito di romantici, fuoriprogramma per Lazza. "Ho una persona importante da ringraziare, forse la più importante di tutte", dice il 28enne, qui col brano "Cenere". E si dirige verso la platea, dove c'è seduta la mamma Francesca. La donna - chiaramente sotto choc - riceve dalle mani del figlio un mazzo di fiori. Poi i versi d'amore di Ultimo, che fa tornare il piano sul palco, nonostante avesse detto di volerlo riporre in cantina almeno per questa edizione: una sfida con se stesso. E ancora Mr Rain, il più paraculo di tutti, che torna col diabetico escamotage dei bambini in coro sulle note di "Supereroi". 

Lazza ha consegnato i fiori alla mamma 😍🥹😭
Noi siamo deboli di cuore#Sanremo2023 pic.twitter.com/z3qqYnVHqk

— Cinguetterai  (@Cinguetterai) February 9, 2023

Menzione speciale per i Coma Cose. "Questa è performance!" e noi siamo voyeur

A proposito di glucosio, una menzione a parte la meritano i Coma Cose, che anche stasera cantato guardandosi negli occhi. Va detto: è un ottimo colpo di marketing annunciare le nozze in conferenza stampa oggi pomeriggio, a ridosso dell'uscita della canzone Sanremo, eppure non c'è niente che ci faccia credere che i due non siano autentici: trasudano anzi autenticità da tutti i pori e sembrano ancora quelli che nel 2016 si conobbero dietro il bancone di un negozio in cui lavoravano come commessi, prima di essere licenziati e di reinventarsi (deo gratias!) in musica. Per dirla in breve: "Questi due si guardano sempre come se avessero appena finito di scop*re", si legge in un tweet. E noi voyeuristi non possiamo che restare a guardare: perché "questa è performance", direbbe Virginia Raffaele. 

Coma Cose sempre con quell'aria che hanno appena scopato#Sanremo2023

— giorgio cappozzo (@giorgiocappozzo) February 7, 2023

Gianni&Sangiovanni: 60 anni di differenza, stessa energia

Dopo il trio Morandi-Ranieri-Al Bano, anche stasera è il momento del karaoke geriatrico (che apprezziamo, non ci equivocate). E questa sera è sulle note di "Fatti ri(mandare) dalla mamma", interpretata da Gianni Morandi col giovane Sangiovanni. È ormai un format dei festival targati Amadeus: vecchie canzoni scanzonate o strazianti che non possono non toccare l'anima di millennial, gen x e boomer. Gli anni di differenza sono 60, ma l'energia dei due Gianni è la stessa. Anzi Morandi è la vera anima comica di questa edizione, abile come sempre a prendersi in giro da solo, a svecchiarsi, a rinnovarsi, a sembrare sempre moderno: ad Amadeus rimprovera di "sboomerare" troppo. 

Il duetto che stavamo aspettando. ❤️@sangiovann1 & #GianniMorandi a #Sanremo2023 pic.twitter.com/XZubf2gsXf

— Rai1 (@RaiUno) February 9, 2023

Siani supera Angelo Duro, ma perché non ci voleva molto

A proposito di comicità, Alessandro Siani  - arrivato in corsa a sostituire l'ospite previsto Peppino di Capri - doveva solo superare la comicità da terza media dell'agghiacciante Angelo Duro, che si è esibito ieri sera. E ci riesce, ma perché non ci voleva molto. 

La "notte dei lunghi coltelli" nel backstage

Ma andiamo anche dietro le quinte. È stata questa anche la notte delle polemiche fantasma, che non hanno fatto in tempo a diffondersi da essere presto ufficialmente smentite. La prima: una presunta bestemmia di Gianluca Grignani, che in verità non c'è stata. La seconda: una presunta lite tra le signore Madame e Anna Oxa, che sarebbero arrivate a lanciarsi bicchieri d'acqua nel bakstage... ma solo nella fantasia degli utenti di Twitter. A rimandare le polemiche al mittente ci ha pensato l'ufficio stampa Rai.

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