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Sarno, una "panchina rossa" a scuola per non dimenticare

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In memoria del femminicidio presso la sede centrale dell' Istituto Comprensivo Giovanni Amendola di Sarno è stata inaugurata una "Panchina Rossa", che rimarrà all' interno della Scuola in modo permanente.Ha tagliato il nastro il Sindaco del Comune di Sarno, Dott. Giuseppe Canfora.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Inaugurata una "Panchina Rossa" in occasione della giornata internazionale contro il femminicidio e la violenza sulle donne presso la sede centrale dell' Istituto Comprensivo Giovanni Amendola di Sarno. L' inaugurazione è stata correlata da dibattiti, installazioni, dipinti, balli, cortometraggi e performance a cura degli alunni coordinati dalla funzione strumentale alla legalità- prof.ssa Sofia Leonetti in collaborazione con la delegata del DS- prof.ssa Concetta Falasca e la prof.ssa Anna Dolgetta, la prof.ssa Hylde Salerno, la prof.ssa Sonia D’ Alessio, il prof. Vincenzo Piccolo, il prof. Luca Carbone, con la partecipazione di docenti e studenti di altri Istituti Superiori del territorio. Ha presenziato alla manifestazione il Sindaco del Comune di Sarno-Dott. Giuseppe Canfora che oltre al taglio del nastro ha risposto alle domande degli alunni sulla parità di genere e sul tema del dibattito dal titolo "Amore malato o mal d' Amore". La panchina rossa rimarrà in forma permanente all' interno della Scuola per ricordare le vittime della violenza sulle donne e come simbolo di rifiuto della violenza di genere. "Un segno permanente di memoria e speranza che deve partire dalla Scuola per diffondersi in ogni luogo del nostro territorio" così ha affermato il delegato alla funzione organizzativa e gestionale - Prof. Luigi Astarita. Il Dirigente Scolastico- Prof. Antonella Esposito, da sempre impegnata nella lotta alla violenza sulle donne, nonostante fosse impossibilitata a prendere parte alla manifestazione, ha comunque voluto inviare un messaggio, anche se da "lontano", esortando a riflettere su ciò che Goethe già diceva tanto tempo fa: “Chi è nell'errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza.”

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