Si parlava di manovre salvavita. Settanta iscritti «poi ad un tratto foto e richiami a Hitler». Indagherà la Polizia postale
SAVIGNANO. Tremila anni di evoluzione del pensiero umano e la massima espressione, per qualcuno, risiede nel mostrare immagini pornografiche durante una videoconferenza. È successo sabato, virtualmente a Savignano, dove l’associazione “Gli Amici del cuore” aveva organizzato un incontro online patrocinato dal Comune per discutere su “prevenzione e manovre salvavita in caso di necessità”. Si trattava di un evento aperto a tutti, veicolato via Facebook. «L’incontro era quasi giunto al termine, erano collegate circa una settantina di persone ed ecco comparire prima immagini pornografiche, succedute da video e poi grida di insulti e inneggiamenti a Hitler e al nazismo – è sconvolta, Francesca Nerozzi, una delle volontarie e istruttrici dell’associazione; sabato aveva il compito di amministrare l'evento web – Per comodità, cioè per permettere a quante più persone possibili di seguire liberamente l’incontro, avevamo creato una stanza su Google Meet, pubblicando sulla nostra pagina il link per collegarsi. Forse si è trattata di un’ingenuità ma mai avrei pensato che sarebbe successa una cosa del genere». Che si tratti di ingenuità o di malriposta fiducia nei confronti della condotta altrui, la faccenda non finirà qui. «Domani (oggi, ndr) abbiamo in programma una riunione tra tutti i membri del consiglio direttivo dell’associazione – prosegue Francesca - Cercheremo innanzitutto di ricordare i nomi degli utenti dai cui computer sono stati divulgati questi scempi e poi decideremo il da farsi. Se ripenso a quel momento mi ricordo poco. Sono stata sopraffatta dal panico per ciò che stava accadendo e ho cercato il modo per chiudere tutto il prima possibile. Abbiamo comunque già provato a contattare la Polizia postale, ma non siamo riusciti ancora a parlare con nessuno. Quel che è certo è che andremo avanti». I nostri territori erano già stati baciati da altri simili e discutibili accadimenti. Quest’estate, infatti, sul maxischermo installato in piazza Maggiore, a Bologna, in occasione del festival “Sotto le stelle del cinema”, un gruppo di ragazzi aveva proiettato un filmato pornografico, utilizzando il proprio computer. Erano le due di notte e i carabinieri avevano immediatamente interrotto la visione “fuori programma”, multando i fautori con 5mila euro.
Il caso Savignano, aggravato da apologia di fascismo, passerà invece nelle mani della Polizia postale. —