Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Sex toys, ultima frontiera: l'accessorio per masturbarsi «con la mente» grazie all'AI

Si sa che la realtà, spesso, supera la fantasia. E se vi dicessimo che a breve potremmo masturbarci con la nostra mente? Sì, mediante un elettroencefalogramma collegato al nostro cervello, potremmo essere in grado di controllare e muovere con la sola imposizione dei neuroni un dispositivo di stimolazione sessuale a esso collegato. Questa è l’ultima frontiera del piacere sessuale, e ovviamente arriva dagli Stati Uniti.

L’inventore è Brian Sloan, già «padre» dell’Autoblow, una specie di manicotto meccanico studiato per la masturbazione maschile lanciato sul mercato nel 2008, cui poi è seguito Autoblow 2, per il quale Sloan ha richiesto un finanziamento dal basso tramite crowdfunding su Indiegogo, facendo crash e mandando poi in tilt il sito per il successo nelle vendite.

La ricerca sperimentale di Sloan e del suo team non si è fermata lì: un paio di anni fa ha rilasciato Automoblow, un dispositivo che masturba il conducente dell’auto mediante un braccio estensibile che parte dal vano portabicchieri. E ora, ecco Autoblow AI+: «Finora abbiamo controllato i sex toys solo utilizzando pulsanti e quadranti, una tecnologia vecchia di 100 anni – ha dichiarato Sloan a Jam Press, riportato dal New York Post - Pensare a te stesso o a qualcun altro per raggiungere l'orgasmo trascenderà la normale esperienza umana, dandoci un'abilità sessuale completamente nuova».

Ma come funziona Autoblow AI+?

L’utente deve indossare contemporaneamente delle cuffie per misurare l’attività cerebrale (EEG) e l’Autoblow al pene, collegato al Wi-fi. A seconda delle onde prodotte dal cervello, il sex toy aumenta o diminuisce l’intensità dell’atto masturbatorio, con la possibilità per l’utente di selezionare anche la modalità «Finish me», quando i segnali cerebrali mostrano il desiderio di raggiungere l’orgasmo.

In un’intervista a Vice, uno dei ricercatori, che ci ha tenuto a preservare il suo anonimato, ha rivelato che il team ha impiegato circa tre mesi per riuscire a muovere la macchina con la mente. Ma se siamo tutti diversi, con attività cerebrali molto diverse, come potrà uscire sul mercato un Autoblow AI+ che funzioni con ciascuno? «Poiché il cervello di ognuno è diverso, ogni Autoblow controllato dalla mente dovrebbe essere addestrato su misura per ciascun utente - è stata la risposta – Per ciascun utente, caricheremmo il suo modello specifico, ovvero i suoi frammenti cerebrali mentre immaginava le sue mani (o altre estremità) fare cose al posto suo. Tradotto: essere in grado di classificare quell'intenzione in tempo reale significa che l'utente può controllare le modalità del dispositivo – avvio, accelerazione, rallentamento, fine – pensando di muovere l'arto corrispondente».

Per il momento, questa possibilità è ancora lontana dalla realtà, anche e soprattutto per un fatto logistico: la natura «scomoda» delle cuffie EEG. Ma Sloan e il suo team stanno lavorando alacremente affinché questo fantascientifico modo di darsi piacere possa presto materializzarsi sugli scaffali.

Altre storie di Vanity Fair che potrebbero interessarti sono:

6 modi in cui la masturbazione può aiutare il benessere psicologico

4 benefici della masturbazione che tendiamo a trascurare