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Si accende l'albero 'solare' di Piazza Venezia a Roma

Si accende l'albero di Piazza Venezia, splendono le luminarie di via del Corso e a Piazza Navona si rivedono, dopo due anni, i bambini in cerca di giocattoli, giostre e dolciumi. Con l'8 dicembre si aprono per la Capitale le prime Feste del post Covid e - tradizione questa tutta romana - anche le polemiche sull'abete cittadino: quest'anno è alimentato da pannelli solari e qualcuno li ha trovati antiestetici. Ma un albero che sia green non solo per il colore della chioma è il "messaggio giusto" da dare in questo momento, la replica del sindaco Roberto Gualtieri che stamattina ha dato idealmente il via alla stagione visitando il riaperto mercatino di Piazza Navona, che nel 2020 e nel 2021 era stato sospeso causa pandemia.
    Accompagnato dall'assessora alle Attività produttive, Monica Lucarelli, con i rispettivi figli per mano, il sindaco ha voluto fermarsi a parlare con gli operatori degli stand - dai librai ai venditori di addobbi, ai presepisti - e c'è stato anche il tempo per una sfida al tiro al barattolo con l'assessora; poi la foto sulla slitta di Babbo Natale. Dal giro di piazza, Gualtieri è tornato con alcuni souvenir tra cui una tazza stampata con una sua foto appena scattata e le beneauguranti scopette scacciaguai della Befana romana. C'è bisogno di ottimismo: "E' una bellissima ripartenza, siamo molto soddisfatti - ha commentato - è bellissimo aver riportato questo mercatino a piazza Navona, una tradizione. È molto migliorato: valorizza le eccellenze e restituisce una atmosfera che speriamo sia apprezzata dai romani e dai turisti".
    Dopo alcune edizioni discusse - pochi stand, poco pubblico, paletti rigorosissimi sulla merce da poter vendere - quest'anno il Campidoglio ha provato a correggere il tiro rispetto al vecchio bando "che non si poteva modificare in modo strutturale" ha spiegato Lucarelli: "Abbiamo deciso di inserire alcune premialità per determinate categorie: gli under 35, l'imprenditoria femminile e gli artigiani" e vengono proposti "prodotti alimentari della nostra regione". Certo, ha ammesso, non tutto è andato secondo le aspettative: "Avremmo sperato - ha aggiunto - una partecipazione maggiore da parte degli artigiani ma confido nel prossimo anno: abbiamo appositamente non fatto scorrere tutte le graduatorie lasciando sei posti liberi che potremo rimettere a bando".
    In serata, in partnership con la Fao, l'accensione delle luminarie di via del Corso ispirate al tema della pace e soprattutto del grande abete di piazza Venezia, le cui luci sono alimentate da un sistema fotovoltaico fornito da Acea: "Si risparmiano fino a 27kWh al giorno e si riducono le emissioni di Co2 di oltre 17kg al giorno" ha ricordato Gualtieri. Ma quei pannelli solari nella piazza storica non sono piaciuti al sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, e neanche al consigliere regionale della Lega Daniele Giannini che ha coniato, sulla scia dello Spelacchio di Virginia Raggi, il nomignolo "Fotovoltacchio". Gualtieri però non ci sta: "Abbiamo fatto la scelta giusta, è una scelta di sostenibilità, pratica ma anche simbolica. Siamo in un momento in cui l'Europa vede l'orrore della guerra, tante città in Ucraina sono senza elettricità, il prezzo dell'energia è molto alto: abbiamo il dovere di promuovere le energie rinnovabili".