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Siccità, a Brentonico ancora non c'è l'acqua. Il sindaco: "Con le piogge qualche sorgente è ripartita ma ora sono già asciutte e le autobotti dei pompieri non bastano"

BRENTONICO. La siccità che ha caratterizzato il periodo estivo da poco conclusosi è ormai un brutto ricordo: questo, soltanto per alcuni, poiché in zone come il Comune di Brentonico la carenza d'acqua continua a costituire fonte di (non poca) preoccupazione. Un luogo, quest'ultimo, in cui tutt'oggi "le autopompe dei vigili del fuoco continuano a caricare serbatoi in (gravissima) sofferenza".

A confermare una situazione che non pare accennare a migliorare, Dante Dossi, sindaco di Brentonico, che descrive a Il Dolomiti "le ancora difficili condizioni di approvvigionamento dell’acqua su tutto il territorio comunale, dove in alcuni casi questa purtroppo si esaurisce" nonostante gli interventi delle autobotti che "fino a sabato (1 ottobre) hanno continuato a portare acqua e dovranno continuare a prestare servizio anche nei prossimi giorni".

Brentonico e le frazioni di Crosano, Cazzano, Castione e Polsa-San Valentino, si ritrovano quindi attualmente (e già da tempo) in una condizione che viene continuamente tamponata e che non riesce a risolversi, nemmeno grazie all'avvento delle precipitazioni: "Tra giovedì e venerdì ha piovuto un po' - sottolinea il primo cittadino - i serbatoi riempitisi dell'acqua delle sorgenti insieme a quella aggiunta dai pompieri, sembravano essersi sufficientemente colmati, invece già ieri (domenica 2 ottobre) apparivano preoccupantemente svuotati". 

A non essere sufficienti, non soltanto le piogge e gli interventi fatti con le autopompe ma anche le ordinanze che da lungo tempo razionano le risorse presenti, impedendo ai cittadini "di utilizzare l'acqua ad esempio per irrigare gli orti o per lavare la macchina - precisa Dossi - in un momento come questo è impensabile utilizzarla per scopi che non siano potabili", aggiunge. 

"L’acqua è un bene indispensabile e perciò, in questa situazione di crisi, facciamo appello a tutti per un uso consapevole, che limiti i consumi all’essenziale - conclude il sindaco, anticipando una possibile novità - siamo in contatto costante con la Protezione civile: la volontà è ora quella di mettere in atto un progetto di cui si è già ampiamente discusso: una stazione di pompaggio che potrebbe finalmente risollevarci da questa drammatica condizione".