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Sim, ecco le nuove regole per sostituire le schede del telefono

Sim, si cambia. In tutti i sensi. Nel corso del mese di novembre sono entrate in vigore le nuove regole antifrode stabilite dall’Agcom, l'Autorità garante delle comunicazioni, dedicate alle schede telefoniche che inseriamo nei nostri smartphone per comunicare (ne esistono anche di virtuali). Antifrode per cosa? Per contrastare furti d’identità, truffe e in generale l’utilizzo criminoso delle utenze telefoniche. Si tratta di regole più stringenti che si applicano sia in caso di cambio Sim con lo stesso operatore che in caso di portabilità del numero, cioè quando si conserva il proprio numero di telefono cambiando compagnia perché magari abbiamo individuato un’offerta più vantaggiosa.

Ecco quali sono le novità e cosa cambia rispetto al passato per gli utenti che si troveranno a dover richiedere il cambio della Sim con il proprio operatore o richiederanno la portabilità del numero verso un nuovo provider.

Non è più possibile delegare. Tranne per le aziende

Vogliamo cambiare la nostra Sim, magari usurata o non aggiornata, sostituendola con un'altra? Se siamo intestatari della scheda potremo farlo soltanto di persona. Non si può più delegare: d'ora in poi solo il titolare potrà effettuare il cambio, anche in caso di sostituzione Sim per furto, smarrimento o deterioramento, oppure in caso di passaggio a un'eSim, una scheda virtuale. 

Oggi, secondo i dati del comparatore offerte telefonia mobile di SOStariffe.it, in media attivare una nuova Sim costa circa 9,4 euro una tantum. A quest’importo potrebbe aggiungersi un contributo di attivazione della nuova offerta in caso di portabilità del numero a un altro operatore. Le aziende invece possono ancora delegare: la delega per il cambio della Sim è ancora ammessa infatti per le schede aziendali, ma come visto non per quelle intestate a un semplice cliente privato.

Senza la vecchia SIM niente portabilità

Se non siamo più in possesso della vecchia Sim, perché ci è stata rubata o l'abbiamo smarrita o pur avendola con noi risulta non funzionante, dobbiamo prima rivolgerci al nostro attuale operatore e chiederne un'altra nuova. Questo sarà l’unico passaggio per garantirci la portabilità del numero. Solo a quel punto potremo effettuare il «trasloco» del numero verso un nuovo operatore. Non è più possibile dunque inoltrare richiesta di portabilità senza avere una Sim funzionante in mano in negozio, e che sia appunto intestata a noi e a nessun altro. Questo meccanismo, pur allungando i tempi e, potenzialmente, comportando un costo aggiuntivo (dovuto all’attivazione di una nuova Sim) dovrebbe proteggere l’utente contro il rischio di sottrazione della propria Sim. 

Chi richiede una nuova SIM dovrà identificarsi con un documento

Le nuove regole potenziano il meccanismo di identificazione del titolare della Sim. Ora la compagnia telefonica sarà tenuta a identificare il soggetto che chiede di sostituire la scheda. Non basta insomma sostenere che si è i reali intestatari: occorrerà presentare la copia di un documento, del codice fiscale o tessera sanitaria e come visto la vecchia Sim (in caso di Sim persa o rubata, copia della relativa denuncia alle autorità). 

La verifica tramite conferma via Sms e il blocco antifrode

La compagnia telefonica, in base alla delibera Agcom, dovrà ora effettuare una verifica per accertarsi dello stato di attività della Sim. Insomma, una sorta di doppio check. Nel caso venga richiesto un cambio della Sim oppure richiesta la portabilità del numero, l’operatore dovrà inviare un messaggio Sms per accertarsi che la vecchia scheda sia funzionante. Il titolare della Sim dovrà autorizzare la procedura di cambio Sim (con eventuale portabilità) seguendo le indicazioni fornite. 

La verifica tramite Sms è un passaggio obbligato (in alternativa è richiesta una conferma tramite una chiamata registrata). Si potrà procedere senza controllo solo nel caso in cui la Sim sia stata smarrita o rubata (con acquisizione di copia leggibile della denuncia all'autorità competente) oppure sia guasta (con presentazione della scheda non funzionante).

Come è evidente, il meccanismo di conferma via Sms consente di bloccare immediatamente il cambio della Sim o la richiesta di portabilità se si tratta di una truffa. Il titolare della scheda può appunto interrompere la procedura rispondendo no alla comunicazione ricevuta via Sms. In questo modo, quindi, si aggiunge un livello di protezione ulteriore per prevenire i casi di cosiddetto «Sim swap», una tipologia di truffa in cui un malvivente punta a entrare in possesso del numero della vittima per poi magari sfruttarlo per attività illecite o ricattarla.

Aggiornamenti ad ogni passaggio della procedura di portabilità

Durante il processo di portabilità la compagnia telefonica dovrà ora attenersi a un meccanismo informativo del consumatore più preciso. Il nuovo operatore dovrà infatti rendere conto al cliente sullo stato di avanzamento della procedura aggiornandolo per ogni passaggio (accettazione della richiesta, passaggio del numero, passaggio del credito). Le nuove regole si applicano anche alle Sim M2M e IoT, cioè le Sim degli oggetti connessi a internet come automobili o smartwatch. Per questo tipo di scheda l'utente dovrà fornire una numerazione alternativa a cui inviare le comunicazioni di validazione della procedura.

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