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Spagna: Maroto (Psoe), con governo Pp e Vox agenda presidenza Ue indebolita

Madrid (Spagna), 9 giu. (LaPresse) – “L’agenda della presidenza spagnola dell’Ue è già stata tracciata” dal governo di Pedro Sanchez e quindi non c’è il rischio che ci siano grandi cambiamenti se alla Moncloa dovesse arrivare un governo del Partito Popolare e di Vox dopo le elezioni generali del 23 luglio, “però potrebbe invece indebolirsi l’impulso che dà il paese di presidenza e che è fondamentale” e la presidenza “potrebbe concludersi senza i grandi accordi” di cui la Commissione europea ha bisogno per “rafforzare il suo progetto europeo”. Lo ha detto in un’intervista a LaPresse Reyes Maroto, ministra dell’Industria, del Commercio e del Turismo nei governi di Pedro Sanchez fino a marzo di quest’anno, quando si è candidata a diventare sindaca di Madrid. Bruxelles ha riconosciuto che il ruolo della presidenza spagnola “è fondamentale perché poi si passerà all’ultima tappa prima delle elezioni europee, in cui è più difficile arrivare a un accordo”, ha spiegato Maroto, facendo riferimento alla politica migratoria europea, riguardo cui “è importante che i triloghi”, tra Consiglio, Parlamento e Commissione “inizino e si possano concludere durante la presidenza di Madrid”. Ma ci sono anche altri temi che sotto la presidenza della Svezia non si riusciranno a chiudere, e che la Spagna si è impegnata a concludere, come ad esempio il nuovo regolamento per il controllo delle piattaforme turistiche, ha ricordato l’ex ministra. L’agenda della presidenza è già stata tracciata e questa inizierà l’1 luglio sotto il governo progressista guidato da Pedro Sanchez, ha rimarcato Maroto, dunque il rischio è minore rispetto ad esempio a quello che la Spagna correrebbe con l’erogazione dei fondi europei, ma “c’è la possibilità che la presidenza perda forza”.

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