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Le detrazioni sui contributi aumenteranno gli stipendi, ma costeranno altri 4,5 miliardi di dollari entro il 2023

Misure sociali del governo

Mario Draghi (Lr Daniele) Franco ANSA /Roberto Monaldo/POOL

Il governo Draghi del 2022 ha fatto molto per aumentare gli stipendi degli italiani e alleviare il disagio sociale. Uno sgravio contributivo dello 0,8% per compensare la perdita dell'addio al trattamento integrativo di 100 euro, dopodiché - visto il ridotto potere d'acquisto dei salari dovuto all'inflazione - il governo ha introdotto un bonus una tantum di 200 euro. Non è tutto. Questo perché il decreto Aid bis ha portato al 2% il suddetto sgravio contributivo, riducendo ulteriormente il cuneo fiscale
. In campagna elettorale continueremo a spingere per ulteriori riduzioni della popolazione. Cunei fiscali e aumento dei salari. Tuttavia, dato che occorre individuare 4,5 miliardi di euro solo per confermare uno sgravio contributivo del 2%, bisogna fare i conti con le risorse. Sia lo sgravio dello 0,8% previsto nella legge di bilancio 2022 che l'ordine di sovvenzione aggiuntivo dell'1,2% sono validi solo per l'anno in corso.

Quindi, a partire dal 1 gennaio 2023, gli stipendi saranno ridotti a meno che qualcosa non cambi. È uno scherzo per i lavoratori che guadagnano meno di 35.000 euro già puniti con le tasse 2022. Riforma che tiene conto dell'abolizione del trattamento integrativo (ex bonus Renzi) per chi guadagna più di 15.000 euro. Rischiano infatti di produrre rendimenti ancora inferiori rispetto a quando venivano applicate le vecchie detrazioni e aliquote dell'imposta sul reddito delle persone fisiche.

Il fatto che la legge di bilancio 2023 abbia una scadenza ravvicinata aiuterà sicuramente, poiché il nuovo governo dovrà trovare risorse per altre misure come la rivalutazione delle pensioni e la riduzione dei costi energetici. No.

Se in tal senso non intervengono 4,5 miliardi di euro, il tasso di contribuzione dei dipendenti, attualmente sceso al 7,19%, tornerà al 9,19%. Ad esempio, per uno stipendio di 2.000 euro, circa 40 euro al mese, anche considerando il 13, il risparmio netto è di poco superiore ai 520 euro l'anno. D'altra parte, se il tuo stipendio lordo è di € 2.500, la tua perdita di stipendio è di € 50 al mese e € 650 al mese.

Ricorda che nel frattempo l'inflazione aumenterà, lasciando i salari stagnanti e riducendo significativamente il potere d'acquisto dei salari. Provocando una rivolta sociale, sarà sicuramente strumentalizzato dalla sinistra e dai sindacati e, dopo un governo di tanti presidenti, metterà in difficoltà un governo eletto a maggioranza italiana.

Cuneo fiscale,Sgravio,Stipendio

Paolo Padoin

Ex Governatore di Firenze Email