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Successo per l’arte di Luigi Impieri a Forlimpopoli

SAVONA. 1 APR. Al MAF di Forlimpopoli sta ottenendo un notevole successo di pubblico ed ha anche suscitato l’interesse della critica la bella personale dell’artista Luigi Impieri. La mostra è stata allestita nelle splendide Sale del Museo Archeologico Tobia Aldini di Forlimpopoli, cornice ideale per ospitare la grande performance dell’artista che in passato ha esposto con grande successo anche in Liguria, ad Albenga. La mostra intitolata “Attraversa/Menti” è stata organizzata dall’Associazione Libera Forlì Cesena e dall’Associazione Barcobaleno, in collaborazione con il MAF ed il Patrocinio del Comune di Forlimpopoli. Al vernissage era presente per presentare l’evento la nota critica d’arte Silvia Arfelli.

Il professor Impieri è un artista poliedrico: scrittore, scenografo, designer, illustratore, grafico, ceramista e virtuoso del mosaico, ha all’attivo importanti personali e collettive e le sue opere sono presenti in molte prestigiose collezioni private. Ma torniamo alla mostra: “Entrando già nella prima sala -commenta Italo Gafà, noto artista ed esperto d’arte- si ha modo di osservare una serie di barchette in maiolica bianca o rossa ed un certo numero di colombe sempre in maiolica bianca o rossa: in sintonia con il concetto dell’ essenziale nella forma e nel colore tanto caro ed elogiato nella corrente artistica del De Stijl. Barchette e colombe danno l’illusione di avanzare nella penombra delle sale in un mondo di sogno, fissate sia sui tavoli che sulle pareti, intrise dal lento scorrere del tempo, rendono il fruitore partecipe di una realtà fantastica e magica. In questa installazione ho trovato freschi echi sotterranei, presenze sottilmente vaganti, tracce del passato. Le colombe che si liberano verso l’ alto sono memorie e magie. Un binomio difficile da comprendere, quasi un ossimoro, che si suggella nel volo fantastico verso l’ alto delle colombe in un sogno di un mondo migliore che l’ artista auspica ed augura a tutti noi”.

Le barchette di carta dei bambini diventano per l’artista cosentino opere d’arte in ceramica: esse incontrano incontrano gabbiani e colombe, luoghi lontani, forse migranti, con le loro tragedie, ma alla ricerca di simboli di esplorazione, di libertà e di pace. Proprio gli ideali che sembra proprio suggerire nel suo insieme questo interessante incontro con l’arte di Impieri, che parla non solo agli occhi ma anche al cuore.

La mostra, che resterà aperta fino al 30 aprile, può essere visitata con i seguenti orari: sabato e domenica dalle ore 9 e 30 alle 1 e 30 e dalle ore 15 e 30 alle 18 e 30. Martedì dalle 15 e 30 alle 18 e 30 ed il giovedì dalle 9 e 30 alle ore 12 e 30. E’ anche però possibile effettuare la visita per gruppi organizzati, sia scolastici che privati, in giornate diverse prenotando al numero telefonico: 337 1180314 o scrivendo all’indirizzo di posta elettronica [email protected]
CLAUDIO ALMANZI