Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Tasse sul lavoro e Pil, da Giorgetti a Meloni: ecco la seconda giornata del Festival di Trento

L’auspicio di Giorgetti è che il Pil possa crescere nel 2023 «fino all’1,4%». La promessa di Meloni e di «allargare e rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale». Tutto questo accade nella seconda giornata del Festival dell’Economia di Trento. Che vede alternarsi nei dibattiti gremitissimi di pubblico ministri di primo piano: da Raffaele Fitto a Matteo Piantedosi, da Gilberto Pichetto Fratin a Elisabetta Casellati, da Daniela Santanchè a Carlo Nordio a Paolo Zangrillo.

Il piano del governo sul taglio del cuneo

La prima a parlare è la premier Giorgia Meloni. L'impatto del taglio del cuneo fiscale che l’attuale Governo sta realizzando “è diverso da quello realizzato dei miei predecessori e non è finito. Il taglio della tassazione sul lavoro deve essere una priorità” e la sfida è renderlo strutturale e ampliarlo ulteriormente”. Il piano del governo è questo: “Il taglio del cuneo contributivo deciso con la manovra e con il decreto del primo maggio ha un impatto importante con l’inflazione galoppante. È la cosa più importante che si può fare in questa fase e non è tutto. La prima sfida è rendere questi provvedimenti strutturali, la seconda è allargarli ulteriormente” ha detto Meloni in videocollegamento con la platea del Teatro sociale di Trento. Ed anche il ministro Giorgetti conferma: «In un momento di così alta inflazione la priorità del governo è quella di confermare le misure per le famiglie con redditi medio bassi. È la sintesi dell’intervento per la riduzione del cuneo: lo abbiamo fatto quando la nostra politica dei conti pubblici ce lo ha permesso».

Ottimismo sulla crescita del Pil

Rispetto al Pil per il 2023 «1,2%-1,4% è l'auspicio, poi mi rendo conto che viviamo in una realtà complessa, guardo ai numeri dell'economia tedesca che qualche problema per la nostra industria lo causerà, ma la performance dei servizi e del turismo ci aiuteranno a compensare». Sfodera un cauto ottimismo il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato al Festival dell'Economia di Trento. «Continuo - assicura - a essere prudentemente ottimista». Il viceministro Leo si spinge anche oltre: «Abbiamo avuto un incoraggiamento» dal segnale sulla crescita arrivato nel primo trimestre del 2023 (+0,5%) e, rispetto alle previsioni di crescita dell’1,2%, «noi saremo ancora più ottimisti: potrebbe andare a finire all’1,8%». Sono «risorse eventuali che possono essere messe a servizio della riduzione fiscale», a cui si possono aggiungere i risultati della lotta all’evasione: lo scorso anno sono stati recuperati «20 miliardi che hanno generato un tesoretto per poter fare gli interventi nel 2023». Chi invece si mostra preccupato per la crescita del Pil è il presidente dell’Abi Antonio Patuelli: «Temo che l'impatto sul Pil sia di rallentamento ulteriore, perché il Pil previsto nel 2023 è inferiore a quello dell'anno precedente e i previsori non tenevano conto del freno della locomotiva tedesca, con la quale l'Italia lavora con grandi esportazioni e la produzione di componentistica».

Sul Mes ci sarà una soluzione

Giovedì 25 maggio, nella prima giornata del Festival, il commissario Ue Paolo Gentiloni aveva ammonito il governo: «Il Mes non è la Spectre». Giorgetti risponde: «In parlamento il Mes arriverà. È stata avviata una discussione in parlamento e il parlamento ha dato mandato al governo di non portarlo avanti». «Il parlamento - ha aggiunto - che ha preso questa posizione potrebbe cambiarla se cambieranno alcune cose, pensando che il Mes potrebbe avere anche altre finalità rispetto alle motivazioni con cui era nato. Noi non ricattiamo nessuno mettendo sul piano una cosa con l’altra. Sono fiducioso che una soluzione si troverà».

Sul Pnrr «dibattito isterico»

Sul palcoscenico del Festival di Trento torna il tema caldissimo del Pnrr con il ministro competente Raffaele Fitto. Sul Pnrr “un dibattito un po’ troppo isterico”, polemiche politiche “anche surreali”, ribadisce il ministro durante l’intervista. “Serve serietà e responsabilità, ed è questa la cifra che sta caratterizzando l’azione del governo”, sottolinea. Per esempio, dice, “nel dibattito italiano si fa la corsa a prendersi i meriti “per le risorse concesse all’Italia, “ma non ci sono meriti né medaglie da appuntarsi” perchè, dice, i criteri erano oggettivi.