Martedì 5 luglio e Mercoledì 6 luglio
ROMA- Arrivate conferme: martedì 5 luglio e mercoledì 6 luglio, in tutta Italia Taxi in sciopero. Nonostante i tentativi di mediazione dell'ultimo minuto da parte del ministero dei Trasporti, le auto bianche saranno sospese per 48 ore per protestare contro la mancata rimozione dell'articolo 10 del disegno di legge della concorrenza richiesta dai tassisti.
Quasi tutte le sigle sono state aggiunte alla mobilitazione per chi decide di rimandare. Dopo la fumata nera del 27 giugno scorso, la viceministra delle Infrastrutture Sostenibili e della Mobilità, Teresa Veranova, ha riconvocato i sindacati come delegazione di governo, ma in un nuovo conflitto descritto dai rappresentanti di questa categoria. E' un risultato positivo, "perché L'articolo 10 della legge sulla concorrenza non viene soppresso ed è modificato in una parte non sostanziale.La riscrittura delle regole per migliorare il settore non è la legge sostitutiva inserita nel disegno di legge sulla concorrenza.Siamo sempre più convinti che debba avvenire attraverso un misura di confronto tra categorie, governi e sindacati.
Per i tassisti c'è la deregolamentazione del settore e concreta Alla fine, " Adeguamento della fornitura di servizi " non ha rifiutato. Mobilità che avviene attraverso applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per interconnettere passeggeri e conducenti, come descritto nell'articolo 10 del disegno di legge". Ma più in generale, "promuove la concorrenza, anche quando le licenze stimolano standard di qualità più elevati".
Parallelamente allo sciopero, si terrà a Roma una manifestazione a cui parteciperanno tassisti di tutto il Paese. Gli incontri e le partenze sono previsti alle ore 10 da piazza Venezia via piazza Venezia, dove intervengono alternativamente i sindacati. Il disegno di legge sulla concorrenza, invece, è la seconda lettura modificata fatta al Senato, il nodo più fastidioso sui taxi, e il processo alla Camera continua. La Commissione Attività Produttive, infatti, è in prima linea nell'esame dei circa 400 emendamenti presentati. Secondo quanto appreso da fonti del Congresso, l'obiettivo della maggioranza è di terminare le votazioni entro la fine della prossima settimana, con l'arrivo di un testo che potrebbe avvenire nella terza settimana di luglio.
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