Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Termini, accoltellato per rapina: gravissimo milanese di 46 anni. È l’ennesimo caso: ecco quanto è pericolosa la stazione di Roma

La stazione Termini di Roma, nonostante i controlli delle forze dell'ordine, resta terra di nessuno. Un luogo pericoloso dove, tra una dose di cocaina spacciata all'angolo di via Giolitti e una borsa strappata dalle mani di una donna all'interno dello scalo ferroviario, c'è anche chi rimane gravemente ferito a causa di una coltellata. A distanza di poco più di un mese dall'episodio della turista israeliana accoltellata davanti ad una biglietteria un nuovo episodio sconvolge i cittadini romani: un 46enne milanese, Arturo Luca Battisti, è stato accoltellato con tre fendenti. Arrestati dai poliziotti del commissariato Viminale - a onor del vero intervenuti con prontezza - tre uomini magrebini, di età compresa tra i 18 e i 40 anni, accusati di tentato omicidio.


L'uomo è in gravi condizioni: ricoverato al Policlinico Umberto I lotta tra la vita e la morte in terapia intensiva. Per il caso della 24enne israeliana, invece, era stato fermato il senzatetto Aleksander Chomiak. Ma nell'ultimo mese quali sono state le contromosse da parte del ministero dell'Interno? Sono stati diversi i blitz delle forze di polizia - carabinieri, polizia di stato e guardia di finanza - alla stazione centrale della Capitale che ogni giorno ospita turisti provenienti da tutta Italia. Il 13 gennaio scorso, sulla scia dell'arresto del senza fissa dimora polacco, sono arrivate le prime contromisure del Governo, coordinate con la Prefettura: oltre 400 persone sono state controllate alla stazione in un maxi blitz che ha visto l'impiego di oltre 120 agenti delle forze di polizia. Controlli quotidiani, poi, sono stati implementati giornalmente su disposizione del prefetto di Roma Bruno Frattasi. Arresti, denunce e sequestri di droga sono andati avanti per tutto il mese di gennaio e anche per questo inizio di febbraio. Episodi come i due descritti, però, spiegano a La Stampa fonti qualificate: «sono difficilmente prevedibili e, per questo, non facili da prevenire» nonostante la maggior presenza della polizia nell'area della stazione dalle 20 alle 24, orari teoricamente più problematici. A distanza di pochi giorni dal voto, intanto, si fa largo la polemica sulla mancanza di sicurezza. Da destra Luciano Crea, avvocato e candidato alle Regionali nella lista civica 'Francesco Rocca Presidente'. «Non c'è dubbio che è necessario e fondamentale implementare la sicurezza vicino alle stazioni che non devono diventare luoghi degradati e abbandonati - spiega Crea -. Inoltre si tratta di luoghi con tantissime attività imprenditoriali che meritano assistenza e non meritano di finire in situazioni di degrado». Ci vogliono «più forze di polizia e attenzione da parte delle istituzioni per far sì che quei luoghi possano essere controllati e la gente più serena», conclude Crea. Un progetto in linea con l'idea del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che nell'ambito di «maxi piano per garantire più sicurezza nelle stazioni italiane, sui treni e nelle aree ferroviarie» ha promesso 900 assunzioni in tre anni: uomini e donne per «irrobustire il numero degli addetti alla sicurezza» e assicurare «serenità» sui treni e «tranquillità» negli snodi ferroviari d'Italia.