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Terremoto in Marocco, scossa di magnitudo 7.0: si temono oltre 300 morti. Meloni: “L'Italia disponibile a dare sostegno”

Edifici che si sbriciolano all’improvviso, persone che scappano in strada, decine di letti improvvisati in piazza, persone che scavano a mano tra le macerie. Le immagini che arrivano dal Marocco subito dopo la scossa delle 23.11 di venerdì sera sono devastanti. Il terremoto è stato fortissimo: l'Istituto nazionale di

geofisica del Marocco ha registrato una magnitudo 7.0 con epicentro nel comune di Ighil, a sud di Marrakech. La profondità del sisma a 8 chilometri.

Ma se le prime notizie che arrivavano dai media locali, non confermate dalle autorità, parlavano di 30 morti ma con un bilancio che inevitabilmente sarebbe salito perché ci sono centinaia di persone disperse, i numeri che danno la dimensione di quanto sarà poi terrificante il bilancio li dà l'emittente televisiva Al Arabiya che parla subito di molte più vittime: 93 morti, 70  solo a Marrakech. Fino a quando arriva il primo comunicato delle autorità, del Ministero dell’Interno, che racconta di 296 vittime, decine di dispersi e oltre 150 feriti solo negli ospedali, molti dei quali gravi. Ma ci sono persone irraggiungibili nei villaggi e ancora persone sotto le macerie.

(reuters)

Vicinanza alla popolazione colpita dal sisma è stata espressa dalla premier italiana, Giorgia Meloni che, si spiega in una nota di Palazzo Chigi, “ha espresso solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell'Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza".

Il terremoto ha danneggiato edifici dalla storica città di Marrakech fino ai villaggi sulle montagne dell'Atlante.

Uomini, donne e bambini sono rimasti in strada tutta la notte, temendo scosse di assestamento.

(afp)

Il capo della città di Talat N'Yaaqoub, Abderrahim Ait Daoud, ha detto al sito di notizie marocchino 2M che diverse case nelle città crollate, in alcuni punti l'elettricità e le strade sono interrotte.

Le autorità stanno lavorando per liberare le strade e consentire il passaggio delle ambulanze e degli aiuti alle popolazioni colpite, ma le grandi distanze tra i villaggi di montagna impediscono di essere veloci e conoscere l’entità del danno.

Nei video pubblicati sui social si vedono edifici ridotti in macerie e polvere e parti delle famose mura rosse che circondano la città vecchia di Marrakech, patrimonio mondiale dell'UNESCO, danneggiate.