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Trump si dichiarerà non colpevole nel caso dei file sequestrati a Mar-a-Lago

Sono 37 i capi di imputazione contro Donald Trump contenuti nei documenti depositati dal procuratore speciale Jack Smith per l'incriminazione dell'ex presidente per le carte a Mar-a-Lago.

Fra le carte top secret sequestrate dall'Fbi c'erano anche i dettagli sulle capacità nucleari di paesi stranieri. E' quanto emerge dai documenti depositati dal procuratore.

L'accusa
Donald Trump è accusato di aver fornito dettagli su un "piano di attacco" del Pentagono e aver condiviso mappe segrete sull'operazione militare. E' quanto emerge dai documenti depositati dal procuratore speciale Jack Smith per l'incriminazione dell'ex presidente. "Trump ha mostrato e descritto un 'piano di attacco' che ha detto era stato preparato per lui dal Dipartimento della Difesa. Trump ha detto" alle persone che erano con lui a Bedminster, New Jersey, nel luglio del 2021, che il "piano era confidenziale e segreto". Trump ha conservato segreti nucleari all'usicta dalla casa Bianca. E' un'altra delle accuse contenute nell'incriminazione.

Donald Trump ha annunciato a Fox news che martedì prossimo nel tribunale di Miami si dichiarerà "non colpevole" nel caso dei file classificati portati a Mar-a-Lago. L'ex presidente degli Stati Uniti cambia il team legale. In un annuncio sul suo social media Truth il tycoon ha annunciato che non sarà più rappresentato da Jim Trusty e John Rowley ma da due studi, il Todd Blanche Esq, e un altro di cui farà il nome nei prossimi giorni. "Devo affrontare la più grande caccia alla streghe di tutti i tempi", ha attaccato l'ex presidente.

   "Sono stato incriminato" per le carte segrete a Mar-a-Lago. L'annuncio di Donald Trump arriva con un post sul suo social Truth fra il silenzio del Dipartimento di Giustizia e del procuratore speciale Jack Smith che indaga sull'ex presidente Usa. Per il tycoon - che dovrà presentarsi martedì al tribunale di Miami - si tratta della seconda incriminazione in pochi mesi, dopo quella per il pagamento alla pornostar Stormy Daniels. E soprattutto di una prima storica: diventa il primo ex presidente nella storia americana ad affrontare delle accuse a livello federale.

   Fra le accuse mosse contro l'ex presidente ci sarebbe anche la violazione dell'Espionage Act per aver trattenuto volontariamente documenti legati alla difesa nazionale e non averli consegnati ai responsabili. Lo riportano i media americani.

   Dal suo fortino a Bedminster, in New Jersey, circondato dai suoi consiglieri politici e mentre i suoi legali cercano di capire quali sono le accuse mosse nei suoi confronti, Trump ha lanciato accuse pesanti facendo trapelare la sua rabbia. "Oggi è un giorno buio per l'America", ha scritto descrivendosi come un "uomo innocente". Ai primi post è poi seguito un video di quattro minuti in cui l'ex presidente si è rivolto ai suoi sostenitori. "Vanno contro un presidente popolare" con la "bufala degli scatoloni. Questa è un'interferenza nelle elezioni a livello più alto. Sono un uomo innocente. Vogliono distruggere la mia reputazione perché vogliono vincere le elezioni", ha denunciato Trump. I capi di accusa mossi contro il tycoon, secondo indiscrezioni, sono in tutto sette e includerebbero la cospirazione, l'ostacolo alla giustizia, ma anche dichiarazioni false e ritenzione volontaria di informazioni di difesa nazionale.

   Accuse federali che gettano gli Stati Uniti - osserva il New York Times - in una situazione senza precedenti dato che Trump "non solo è un ex presidente ma è anche il front runner alla nomination repubblicana alle elezioni 2024 che potrebbe trovarsi ad affrontare Joe Biden, la cui amministrazione sta ora cercando di incriminarlo".

   L'indagine sulle carte segrete di Trump è iniziata nel 2021, quando gli Archivi nazionali hanno notato che l'ex presidente non aveva consegnato tutti le carte all'uscita della Casa Bianca. Ne è partito un contenzioso sfociato poi nella perquisizione dell'Fbi a Mar-a-Lago lo scorso anno e, ora, nell'incriminazione. La Casa Bianca non commenta le accuse, mantenendo così la linea del silenzio sposata da Joe Biden. per il presidente la partita è particolarmente delicata, visto che si è nel pieno della campagna elettorale per il 2024. I candidati repubblicani alla nomination per ora tacciono, così come il partito. I primi commenti a caldo fra i conservatori arrivano dai fedelissimi dell'ex presidente, che lo difendono a spada tratta e si dicono pronti a dare battaglia.

   "E' inconcepibile per un presidente incriminare un candidato che lo sfida. Joe Biden ha tenuto documenti classificati per decenni", ha affermato lo speaker della Camera americana, il repubblicano Kevin McCarthy, che ha definito l'incriminazione di come una "grave ingiustizia". 

   Ma da parte sua Asa Hutchinson, l'ex governatore dell'Arkansas candidato repubblicano alle elezioni Usa 2024, ha detto che Trump dovrebbe mettere fine alla sua campagna elettorale perché le sue azioni "dalla totale mancanza di rispetto della Costituzione alla totale mancanza di rispetto per la legge, non dovrebbe definire il nostro Paese o il partito repubblicano". Ma il tycoon non molla e mantiene invariato il suo programma di campagna elettorale. Secondo indiscrezioni riportate da Cnn, per ora Trump ha infatti confermato i due comizi che ha in programma sabato, nonostante l'incriminazione.