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Tutte le inchieste che pendono sulla testa di Donald Trump

Sono tanti i casi aperti su Donald Trump e accanto ai suoi sostenitori c’è chi continua ad etichettarlo come criminale.

Donald Trump
Donald Trump – Nanopress.it

Non solo per l’ormai famoso assalto a Capitol Hill del 6 gennaio del 2021 ma anche per diverse vicende giudiziarie in corso, che molti non giudicano compatibili con la presentazione alle prossime presidenziali, come da lui stesso dichiarato. L’ultima di queste riguarda un’accusa per frode per aver comprato il silenzio di un’attrice porno, Stormy Daniels, anche se si preannuncia un periodo burrascoso per il tycoon e le indagini si stanno approfondendo, promettendo di portare alla luce altri scandali.

Le inchieste che riguardano Donald Trump

Sono tante le vicende giudiziarie che coinvolgono Trump, dagli asset gonfiati per miliardi di dollari per ottenere denaro a prestito in condizioni favorevoli, alle interferenze nel voto in Georgia, fino alle carte segrete nella sua villa in Florida e, appunto, alle sue mance alla pornostar.

Si stringe il cerchio intorno alla figura controversa dell’ex presidente americano che sicuramente non resterà alla storia in maniera troppo positiva. Lui stesso sostiene che martedì potrebbe essere incriminato per il pagamento di Stormy Daniels, attrice hard con cui ha avuto una relazione passata.

Non è l’unico problema ma solo l’ultimo di tanti per Trump: le indagini sul suo conto sono moltissime, e riguardano tanto la sua carriera politica, quanto quella sua di imprenditore.

Stormy Daniels
Stormy Daniels – Nanopress.it

Un clima non esattamente favorevole per l’uomo che con orgoglio ha affermato di volersi presentare alle prossime elezioni presidenziali, anche se i suoi sostenitori non lo hanno mai abbandonato e come hanno risposto alla richiesta non troppo velata di ribaltare la vittoria di Biden, si faranno sentire anche in questo caso, infatti stanno arrivando tanti messaggi di sostegno e affetto sui social di Trump, di recente riattivati dopo un periodo di sospensione dopo gli attacchi a Capitol Hill.

Partiamo proprio da questo caso di cronaca per ripercorrere tutte le indagini a carico dell’ex presidente americano.

I casi aperti su Trump

Era il 6 gennaio del 2021 quando una folla immensa di sostenitori di Donald Trump si riunirono presso la sede del Congresso che avrebbe confermato la vittoria di Biden alle presidenziali. Gruppi di estrema destra armati, causarono danni ingenti, incendi e molti feriti rispondendo alle chiamate che nei giorni prima il tycoon aveva fatto via social, denunciando presunte irregolarità nelle elezioni e affermando che non avrebbe lasciato così facilmente il suo posto a Biden.

Trump venne considerato direttamente responsabile dell’assalto al Campidoglio, dove la polizia intervenne in tenuta antisommossa per sedare la rivolta ed effettuare gli arresti. Il procuratore speciale Jack Smith sta conducendo tutt’ora un’indagine sui tentativi di capovolgere l’esito del voto.

In questo scenario c’è anche una seconda vicenda giudiziaria parallela, il vicepresidente di Trump dell’epoca, Mike Pence, ratificò la vittoria del successore e così diventò nemico giurato, infatti gli avvocati del tycoon hanno bloccato la sua testimonianza.

C’è poi la questione della Georgia, paese dove Trump, sempre nell’ambito delle elezioni del 2020, avrebbe fatto pressione per ricevere più voti. Secondo le indiscrezioni sono state incriminate almeno 10 persone che lo avrebbero appoggiato in questo piano, dichiarando addirittura il falso in Tribunale.

Nell’occhio del ciclone c’è specialmente Rudy Giuliani, ex sindaco di New York ma anche braccio destro di Trump e suo legale. Secondo le accuse sarebbe stato proprio lui il collegamento con alcuni membri del Parlamento della Georgia, che avrebbe incontrato per ribaltare i risultato delle elezioni dove il presidente uscente ha perso per poco più di 11mila voti.

Fatto sta che alla fine Biden, poco dopo, è stato confermato come nuovo inquilino della Casa Bianca e anche in quelle circostanze il tycoon ha fatto parlare di sé. Lasciò gli uffici portando via dei documenti segreti molto importanti che none erano di sua proprietà. Questi vennero ritrovati nella sua villa in Florida dove gli uomini dell’Fbi effettuarono una perquisizione mentre lui era a New York.

Non è stato reso noto ovviamente il contenuto delle carte riservate ma sappiamo che 20 persone dello staff sono state chiamate a comparire davanti al giudice federale che sta indagando sulla gestione di queste ultime.

C’è poi l’aspetto imprenditoriale di Trump che in quel periodo si trovava proprio nella Trump Tower di New York per gestire i suoi affari. Lo scorso settembre è emerso che l’ex presidente avrebbe manipolato il valore delle attività per indurre le banche a prestare denaro alla Trump Organization a condizioni vantaggiose.

Questo chiaramente per pagare meno tasse e indurre le compagnie di assicurazione a fornire coperture per massimali elevati e a premi inferiori. Se questo fosse confermato, si tratterebbe di una frode di miliardi di miliardi di dollari che potrebbe portare al divieto verso tutta la famiglia, compresi i figli, di essere alla guida di qualsiasi azienda a New York.

Veniamo poi alla vicenda più recente, ovvero la sua relazione passata con la pornostar Stephanie Clifford, in arte Stormy Daniels. Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti ci sono somme di denaro versate da Trump alla donna per comprare il suo silenzio.

Il flirt risalirebbe al 2006 e i soldi versati sarebbero 130mila dollari. Pubblicamente Trump ha sempre negato questa relazione e i soldi servivano a far tacere anche la donna. Tale pagamento è stato effettuato da Michael Cohen, ex legale di Trump che interveniva per risolvere situazioni scomode e poi veniva ripagato con soldi mobilitati tramite la Trump Organization.

Nel 2018 Cohen è stato dichiarato colpevole per evasione fiscale e violazione delle regole relative al finanziamento della campagna presidenziale, nello stesso anno quindi è stato arrestato e forse rischia il carcere anche Trump, che rischia così di essere il primo ex presidente americano incriminato.

Insomma una serie di scandali che si preannuncia ancora lunga.