L’uomo, prima del gesto, ha scatenato un pandemonio nella sala d'attesa, spaccando i vetri di una porta e rovesciando la macchina per il caffè.
La Spezia – Aggressione ai sanitari in servizio l'altra notte al Pronto soccorso dell'ospedale Sant'Andrea della Spezia. Un immigrato, in stato di ubriachezza, ha scatenato un pandemonio nella sala d'attesa, spaccando i vetri di una porta e rovesciando la macchina per il caffè.
Tra i presenti nella saletta sono stati momenti di paura. Non solo, un medico e un infermiere hanno cercato di fermare l’uomo e quest'ultimo se l'è presa anche con loro. Ma l'episodio più grave sarebbe accaduto quando un oss che stava accompagnando lo straniero in Radiologia è stato aggredito. «Mi ha preso per il collo - racconta l'oss aggredito - Ho cercato di difendermi, ma avevo paura. L'uomo era molto alterato. Temevo avesse un coltello con sé».
Il nordafricano stava per essere portato in Radiologia in quanto lamentava un dolore al polso. Ma dopo aver aggredito l'oss, è fuggito. La polizia l'ha rincorso e durante la nottata l'avrebbe identificato. Si tratterebbe di una vecchia conoscenza, non nuova a episodi di violenza. Sottoposto all'alcoltest, nel sangue gli sarebbe stato riscontrato un tasso alcolemico due volte superiore a quello consentito dalla legge.
«In Pronto soccorso è necessario applicare i protocolli di legge contro le aggressioni in corsia - denuncia Mirko Talamone della Cisl - Quanto accaduto l'altra notte al Sant'Andrea è estremamente grave in un periodo dove aumenta il pericolo pure di essere contagiati da Covid19. Purtroppo l'aggressione di venerdì notte non è l'unica che si è verificata nella nostra Asl. Per questo chiediamo da subito che le strutture pubbliche e private spezzine presso le quali opera il personale sanitario o sociosanitario, applichino le previsioni previste dalla legge 113 del 20 agosto 2021 per prevenire episodi di aggressione o violenza verso gli operatori socio sanitari e sanitari - puntualizza il sindacalista - Si devono prevedere all'interno dei piani per la sicurezza, e misure dirette a stipulare specifici protocolli operativi con le forze di polizia, per garantire il loro tempestivo intervento, con la presenza anche di privati al fine di garantire maggiore prevenzione e sicurezza all interno delle strutture pubbliche e private. Siamo assistendo anche legalmente l'oss aggredito», conclude Mirko Talamone».